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La dieta per vincere la stanchezza

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Dieta per la stanchezza cronica

La stanchezza è un sintomo che accusiamo specialmente in primavera, quando riprende a pieno ritmo l’attività metabolica, favorita dalla presenza di più luce e dall’innalzamento della temperatura atmosferica. In inverno l’attività metabolica è rallentata sia per il freddo che per la poca luce. Inoltre, quel senso di spossatezza che ci impedisce di svolgere con serenità le nostre attività, come studio, lavoro, impegni personali, attacca maggiormente i soggetti affetti da allergie primaverili. Come fare, quindi, per recuperare le forze e tornare in sesto? C’è forse un rimedio naturale che può soggiogare questo fastidioso sintomo, che è quello della stanchezza? Certo, un rimedio c’è, ma siamo noi a doverlo attuare attraverso l’alimentazione, la quale ci consentirà di riprendere i ritmi quotidiani senza fatica. E se “Aprile dolce dormire” era per voi un problema, ora smetterà di esserlo. Ecco come fare: una colazione abbondante e, a pranzo e cena, piatti leggeri ma ricchi di vitamine. La prima regola per far partire bene la tua giornata è fare una colazione con i giusti nutrienti. Per un certo periodo è consigliabile accantonare brioche e cappuccino del bar e prepararsi a casa delle prime colazioni che assecondino non solo la salute ma anche il gusto. Arricchite la vostra colazione con frutta fresca, cereali integrali sotto forma di fiocchi o di pane, un paio di frutti secchi come mandorle, noci o nocciole, miele come dolcificante e uno yogurt, invece del latte, per aiutare la flora intestinale. Tra i cereali, un posto di primo piano spetta all’avena, ricchissima di fibre e molto nutriente, che ha un’azione tonificante e perciò viene consigliata in casi di stanchezza o di convalescenza.  L’effetto stimolante è dovuto all’avenina contenuta nel suo olio essenziale, una sostanza capace di stimolare la tiroide. Bisogna ricordare che alla temperatura di sessanta gradi l’avenina viene inattivata: scegliere perciò i fiocchi di avena integrali e crudi – e non quelli decorticati cotti o tostati – da aggiungere a latte, yogurt o minestre tiepide. dieta per la stanchezzaDurante il giorno è consigliabile fare dei pasti abbastanza leggeri, nei quali le verdure crude e cotte devono essere sempre presenti. A pranzo, per esempio, potete consumare un primo piatto e un’insalata mista con pane integrale e a cena una minestra con un secondo proteico, accompagnato da un contorno e da pane integrale. Non va dimenticata la frutta, da consumare come spuntino e in tutte le forme che si preferiscono: al naturale, spremuta o in macedonia. Durante questa fase dell’anno, di particolare stress per il corpo, il nostro metabolismo ha bisogno di nutrienti che lo riforniscano di pronta energia per adeguarsi alla nuova condizione e non ha più bisogno di immagazzinare riserve energetiche, come in inverno. Di conseguenza, è necessario evitare piatti ipercalorici e ridurre il consumo degli alimenti ricchi di grassi e zuccheri come salumi, formaggi e dolci, in quanto, oltre a far aumentare di peso, appesantiscono il sistema digestivo aumentando la sensazione di stanchezza. Ciò che occorre al nostro organismo, invece, è altro. Necessari sono i micronutrienti utili per attivare tutte le funzioni metaboliche, ossia vitamine e minerali. Tra le vitamine, svolge un’azione antifatica la B1 (o tiamina) che è fondamentale per la produzione di energia e per la salute delle cellule nervose. Tipici segni di una sua carenza sono, infatti, la stanchezza, il torpore agli arti e depressione. La B1 è possibile trovarla in cereali integrali, legumi e semi (arachidi, girasole). Anche la vitamina C è importante per la sua attività antiossidante e per la funzionalità del sistema immunitario. La vitamina C è contenuta negli agrumi, broccoli, cavoli, fragole, kiwi, lamponi, mango, papaia, peperoni, pomodori e spinaci. Per i più piccini si consiglia di prestare particolare attenzione, in quanto il cambiamento di stagione richiede degli adattamenti nei meccanismi necessari sia per l’accrescimento delle strutture del corpo, come ossa e muscoli, sia per il buon funzionamento dell’attività cerebrale. Come ben sapete, i bimbi sono sottoposti a notevole stress durante la stagione invernale a causa dello studio e delle tante attività extrascolastiche alle quali si sottopongono frequentemente. L’organismo dei più piccoli, quindi, non riesce a reagire alle tante pressioni, esterne ed interne, perciò va come in blocco, manifestato con l’irritabilità, l’insonnia, l’inappetenza, la perdita di concentrazione e di interesse verso le molteplici attività che prima erano per il piccolo di spiccato interesse. Per i piccoli e per gli adolescenti, un ottimo rimedio per lo stress psichico e fisico sono i nutrienti ricchi di vitamine, minerali, grassi polinsaturi (presenti negli oli vegetali e nel pesce): tutte sostanze che combattono i radicali liberi e aiutano l’organismo a lavorare meglio. Da non dimenticare mai l’indispensabile apporto di frutta e verdura: vanno benissimo gli agrumi ma anche alcuni frutti tropicali come ananas, mango, papaia. Il condimento per eccellenza resta sempre lo stesso e cioè l’olio extravergine di oliva. Consigliabile, prima di andare a letto la sera, una tisana di rosa canina contenente vitamina C. Si vieta l’eccesso di carboidrati semplici, in quanto provocano un innalzamento dell’insulina nel sangue, responsabile di un repentino abbassamento del livello di glicemia e di una sensazione di profonda stanchezza e spossatezza. Quindi, le merendine, i biscotti farciti, la cioccolata, troppi cereali raffinati, possono peggiorare la condizione di spossatezza. Evitare o ridurre il più possibile anche i cibi pesanti quali burro, salumi e carni grasse (wurstel). Infine, da non dimenticare che, oltre all’alimentazione, è molto importante salvaguardare il sonno: regolare bene le ore di sonno (8 per gli adulti e 10 per i piccoli).

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