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Un toccasana per tutto

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Pochi sanno che le Arti marziali, oltre a conferire ottime capacità di autodifesa, costituiscono un eccezionale modo per curare o prevenire diversi problemi generati da una vita quotidiana sedentaria e priva di moto quali stress, piccoli malesseri e anche lieve sovrappeso.

Tuttavia, non tutto ciò che volgarmente chiamiamo “Arti marziali” è degno di questo nome. Spesso si tratta semplicemente di tecniche di autodifesa o di sport da combattimento. Recentemente poi tali categorie sono state integrate da interessanti novità.

Contrariamente a quanto si crede, le arti marziali non sono discipline da Superman. Esse sono adatte a tutti (e questo ne costituisce uno dei maggiori pregi), dato che non è necessaria forza fisica o particolare prestanza, ma piuttosto molta disciplina e concentrazione interiore.

Non sempre quindi si tratta quindi di semplici tecniche di combattimento, ma di discipline antichissime, che affondano le loro radici nell’unione tra spiritualità e fisicità.    

Queste discipline infatti, prevedendo varie tecniche di respirazione e rilassamento, allenamento costante di tutte le fasce muscolari e sedute di meditazione, permettono di curare il benessere del proprio corpo e anche della propria psiche.

Tante discipline per tutti i gusti.
Chi si avvicina per la prima volta alle arti marziali si rende subito conto che è possibile scegliere fra moltissime discipline, dalle arti marziali tradizionali come Karate, Kung-fu, Judo, Ninjutsu a tecniche di autodifesa come il Krav maga o il Power stike. Proprio per questa grande molteplicità di opzioni è necessario informarsi su quella più congegnale e scegliere un dojo (una scuola) che sia ben affermata nella tradizione di quella particolare disciplina. Molti infatti sono i maestri che millantano  particolari conoscenze di una determinata Arte, conoscenze che poi si rivelano solo fantasie per attirare allievi. La prima scelta da fare è proprio questa infatti: imparare solo a combattere o scegliere un percorso che porti all’elevazione del fisico e della mente (come il Ninjutsu).

Oltre alle conosciutissime discipline del Karate, del Judo, del Kung-fu (per le quali si consiglia di visitare i siti della varie federazioni ufficiali), recentemente stanno riscuotendo un enorme successo discipline in passato rimaste ai margini delle scelte del grande pubblico, come il Kendo o il Tai chi chuan.

Il Kendo, letteralmente Via della spada, è definibile come la “forma sportiva” della tradizionale scherma giapponese che prevede l’impiego della katana, la celeberrima spada dei Samurai. Nel Kendo però la katana è sostituita dallo shinai, una bastone di canne di bambù. I praticanti sono protetti da un bogu, un’armatura leggera che protegge le parti del corpo maggiormente esposte ai colpi dell’avversario. È la disciplina ideale per sfogare lo stress in modo costruttivo e coreografico.

Chi invece preferisce evitare il contatto fisico può optare per il Tai chi chuan. Di origine cinese, è definita un’arte marziale dolce perché non coinvolge il direttamente il combattimento ma prevede movimenti lenti e controllati di origine antichissima. Si tratta di una disciplina basata sui principi del taoismo. È considerata una disciplina “interna”, in quanto chiama in causa la propria energia interiore più che muscolare: i nemici non sono altri esseri umani ma i propri malesseri psicofisici.

Ultime novità dall’America.
Direttamente da Hollywood arriva l’allenamento prediletto delle star del cinema: è il Tae-bo.

Il Tae-bo fonde i movimento della boxe con quelli dell’antica disciplina del Tae kwon do, antichissima arte marziale coreana. Oltre a questo però vi sono celate derivazioni dell’aerobica, del kickboxing e di altre arti marziali, condite da musica new age. Si tratta di un’attività utile a scaricare lo stress e, grazie all’enorme massa di materiale audiovisivo in circolazione, proveniente principalmente dagli USA, è possibile praticarla anche da casa.

Anche il Power strike giunge direttamente dagli States. Si tratta di “fitness marziale” che fonde combattimento, aerobica e boxe. A chi la pratica, il Power strike promette visibili miglioramenti della coordinazione, della circolazione sanguigna, potenziamento dei muscoli e allontanamento dello stress. Le sedute di allenamento prevedono pungi e calci tirati ad un sacco imbottito (di quelli usati anche nella boxe). Il tutto a ritmo di musica. Sono previste poi sedute di allenamento in cui si usa un bastone simile allo Shinai, in cui gli esercizi sono molto derivati dal Kendo. Oltre a divertire e ad allenare i muscoli, permette anche di imparare qualche tecnica di difesa personale.  

Per maggiori informazioni sulle singole discipline, si consiglia di visitare i seguenti siti:

 

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