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Le diete più seguite al mondo: quale quella giusta per te?

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Avete mai deciso di mettervi a dieta? Chi di voi non ha mai provato a perdere qualche chilo di troppo? E’ una situazione che, su larga scala, accomuna un pò tutti noi. Mettendoti a dieta, quindi, avrai certamente notato che esistono diversi tipi di dieta, alcune dalle caratteristiche esclusive altre che, invece, si rassomigliano un pò tra di loro.Partiamo subito con la dieta dissociata, inventata dal Dott. William Howard Hay nel 1911 (nota anche come dieta Hay o Food Combining) ad uso personale dopo che gli fu diagnosticata la malattia di Bright, una forma degenerativa del tessuto renale. Tra l’incredulità dei medici che seguivano il suo caso, Howard Hay ottenne degli strabilianti risultati attraverso il regime alimentare da lui stesso inventato: il principio che sta alla base della sua dieta, perfezionata qualche anno dopo, è quello secondo cui nell’organismo si possono formare accumuli di prodotti della digestione e del metabolismo che il corpo non è in grado di eliminare e che, col passare del tempo, portano all’insorgere di gravi malattie.  Quella che, poi, fu chiamata dieta dissociata, ovvero la dieta del Dott. Howard Hay, è basata esclusivamente sul meccanismo che sta alla base dei processi digestivi. I postulati della dieta dissociata, quindi, sono: –  evitare l’assunzione di carboidrati insieme a quella delle proteine e frutti acidi durante lo stesso pasto; –  assumere, come ingredienti principali della dieta, verdura e frutta; –  assumere in porzioni limitate proteine, amido e grassi; –  evitare l’assunzione di assumere alimenti raffinati e lavorati industrialmente ( cibi a base di farina bianca, zucchero e margarina) e, al loro posto, prediligere l’assunzione di grano integrale; –  far intercorrere un intervallo di almeno quattro ore e mezza tra un pasto e l’altro. Passiamo alla dieta high-carb, prettamente incentrata sul vasto consumo di carboidrati, come d’altronde la stragrande maggioranza delle “diete popolari”. Questo regime alimentare è piuttosto errato poiché cade nella comune, purtroppo stupida, convinzione che apportando pochi grassi al nostro organismo si segua un regime alimentare salutare e, soprattutto, dietetico. Passiamo, ora, alla dieta iperproteica che, come lascia intuire il nome stesso, è un regime alimentare basato su un elevato apporto di proteine e grassi a scapito dei carboidrati che, in questa dieta, hanno un ruolo più che secondario poiché il loro apporto è ridotto al minimo. Stando ai consigli degli esperti del settore, i nutrizionisti, l’apporto di proteine, nell’arco di una giornata, dovrebbe essere pari al 15-20% dell’apporto giornaliero, pari, quindi, a circa 0,8-1,2 g di proteine per Kg di peso corporeo. Ancora, i nutrizionisti raccomandano di prestare particolare attenzione alla provenienza delle stesse che dovrebbe essere per 2/3 di origine animale e per 1/3 di origine vegetale. La dieta iperproteica, però, sembra infischiarsene del parere degli esperti, invitando tutti coloro che decidono di seguirla a consumare 1,8-2,2 g/Kg: siamo a numeri nettamente superiori a quelli consigliati. La dieta low-carb, invece, si basa sul concetto dello scarso apporto di carboidrati a favore di un maggiore apporto di grassi (grassi insaturi, come gli omega 3) e proteine. Da alcuni studi effettuati in America è emerso che i pazienti che seguivano questa dieta perdevano peso per i primi sei mesi mantenendo, poi, un peso costante per tutto il periodo successivo alla dieta; inoltre, dagli stessi studi è venuto fuori che con questo regime alimentare sono migliorati i livelli di colesterolo buono (HDL) a scapito, fortunatamente, del colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi. Quindi, la dieta low-carb si è rivelata efficace non solo per la riduzione del peso ma anche per un miglioramento del quadro lipidico corporeo. Ancora, abbiamo la dieta Atkins, messa a punto negli anni ’70 dal cardiologo americano Robert C. Atkins, dal quale il regime alimentare prese il nome, per prevenire e tenere a bada il diabete mellito. Questo regime alimentare si basa essenzialmente sullo scarso apporto glucidico soddisfando, quindi, il fabbisogno energetico corporeo, attraverso la scorta di grassi e proteine. Pur se in netto contrasto con la nostra cara e genuina dieta mediterranea, la dieta Atkins, che a primo impatto pare con un attentato alimentare al nostro organismo (si pensi alla ricca colazione proposta con uova e pancetta), in un secondo momento ha fatto ricredere tutti poiché adottata dalle star di Hollywood: si pensi a Jennifer Aniston and Renee Zellweger. Grazie, quindi, ad una campagna promozionale, incentivata dalle stare hollywoodiane, la dieta Atkins ha preso piede anche nel nostro Paese aggiudicandosi la nomina di dieta dimagrante. Pensata e realizzata per prevenire e controllare il diabete mellito, la dieta Atkins si propone di mantenere costanti i livelli di insulina nel sangue, facendo in modo che il nostro corpo bruci quanti più grassi possibili: la dieta Atkins limita drasticamente l’apporto di carboidrati costringendo il nostro organismo ad usare le sue scorte lipidiche e proteiche, adibite alla funzione di riserva energetica. Le diete più seguite al mondo: quale quella giusta per te?E veniamo, ora, alla nostra cara dieta mediterranea, la più amata dal popolo italiano. si tratta, infatti, di un vero e proprio modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tipici dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia (Liguria, regioni peninsulari ed insulari), Francia meridionale (la Provenza e la Linguadoca), Grecia e Spagna; tale dieta ha avuto grande apprezzamento e diffusione dopo gli anni ’90 in Argentina, Uruguay e alcune zone degli Stati Uniti d’America. Col passare degli anni, questa dieta ha subito delle modificazioni conservando, però, le sue caratteristiche salutari: recenti studi hanno affermato che coloro che seguono la dieta meediterranea godono di una maggiore longevità rispetto agli altri europei. Questo regime alimentare si caratterizza per l’elevato consumo di frutta, verdura, pesce, ortaggi, carboidrati, grassi insaturi, poca carne, moderate quantità di formaggio grasso, moderato consumo di vino. Ad accompagnare questa ricca dieta, vi è uno stile di vita piuttosto attivo, caratterizzato da una costante attività fisica. Pare che i benefici scaturiti dalla dieta mediterranea siano dovuti alla straordinaria accoppiata degli alimenti scelti, oltre che un maggiore rilassamento alimentare di chi la segue (dato dall’abbondante varietà) e dalla costante attività fisica. Passiamo alla dieta chetogenica, essenzialmente basata sull’apporto di proteine e lipidi,  riducendo al massimo l’introito dei glucidi: questa sorta di “teorema alimentare” è ideato per mantenere costanti i livelli di insulina, utilizzando i grassi come principali riserve energetiche. In sostanza, quindi, il fabbisogno giornaliero corporeo è assicurato dall’assunzione di grassi e proteine, anziché carboidrati. La dieta chetogenica, così chiamata per la produzione che ne deriva di corpi chetonici, si è particolarmente diffusa grazie agli immediati risultati, ovvero dimagrimento immediato, dovuto alla degradazione del glicogeno e alla perdita di acqua. Anche la dieta metabolica, ideata dal Dott. Mauro Di Pasquale, permette di ottenere risultati immediati in termini di dimagrimento: vediamo come. Essenzialmente, la dieta metabolica si basa, appunto, sul proprio meccanismo metabolico (rilevabile attraverso alcuni esami da effettuarsi in ospedale): il regime alimentare ideato dal Dott. Di Pasquale si caratterizza per in un primo periodo di prova, durante il quale si valuta la reale esigenza corporea dell’apporto di carboidrati; tale fase è della durata di quattro settimane nel corso delle quali viene applicata una drastica riduzione degli introiti glucidici. La dieta metabolica si compone di 1200 calorie al giorno e va seguita per un mese circa durante il quale è possibile eliminare fino a cinque chili. Ancora drastica riduzione dei carboidrati con la dieta scarsdale, ideata dal Dott. Herman Tarnower, partendo da alcune considerazioni sui militari reduci dal Vietnam, i quali mostravano una netta diminuzione di rischio cardiovascolare rispetto al resto della popolazione: secondo il Dott. Tarnower questo era dovuto ad un regime alimentare ipocalorico. La dieta scarsdale prevede uno scarso apporto di carboidrati in favore di proteine. Molto simile alla dieta low-carb, la dieta scarsdale è definita una dieta last minute, poiché permette un dimagrimento immediato nel corso di sole due settimane di regime drastico. Una dieta alquanto azzardata e, di certo, poco salutare per l’organismo. Le diete più seguite al mondo: quale quella giusta per te?Vi proponiamo, infine la dieta a zona, ideata agli inizi degli anni ’90 dal biochimico americano Barry Sears, specializzato nella terapia tumorale e nel controllo delle risposte ormonali. Questo regime alimentare si propone di fornire, attraverso la giusta alimentazione, la massima efficienza fisica e mentale: per questo è chiamata dieta a zona (le zone sono i picchi di massima efficienza corporea). Questa dieta si propone di favorire, quindi, la massa magra per l’efficienza fisica, e la massima lucidità e concentrazione per l’efficienza mentale: in che modo? Secondo la dieta a zona la risposta verrebbe direttamente dai cibi assunti o, meglio, dai nutrienti assunti con l’alimentazione, fondamentali per il controllo del rilascio ormonale. L’ideale, secondo questa dieta, è l’assunzione di macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi) in proporzione a determinati parametri quali: risposta ormonale, raggiungimento dell’equilibrio ottimale e controllo delle funzioni vitali del nostro organismo. La dieta a zona, in sostanza, si propone come mezzo per il raggiungimento del benessere psico-fisico, tenendo a bada il rilascio ormonale nel sangue, l’indice glicemico e i valori di LDL. Per seguire la dieta giusta per te, devi rivolgerti ad un nutrizionista, ad un dietologo o ad un esperto del settore: ti verranno prescritte delle analisi da effettuare per avere una panoramica del tuo quadro clinico e, successivamente, tenendo conto di una serie di fattori, si procederà con la stesura della tua dieta ideale.

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