Come si manifesta l’artrite reumatoide

Abbiamo già parlato dell’artrite reumatoide come malattia infiammatoria cronica su base autoimmune, ovvero una malattia in cui il sistema immunitario scatena una reazione eccessiva, di attacco contro il self. Dalle cause ancora sconosciute, l’artrite reumatoide è una malattia invalidante che interessa la membrana sinoviale delle articolazioni diartrodiali e va a distruggere le componenti cartilaginee e ossee. Solitamente, questa patogenesi si presenta nella quarta e quinta decade di vita. L’esordio della malattia è estremamente variabile ma, nella maggior parte dei casi, è insidioso e graduale. I primi segnali di insorgenza di artrite reumatoide possono essere febbre, astenia, perdita di peso, mialgie, eruzione cutanea. Ad essere coinvolti, generalmente, sono più articolazioni con distribuzione simmetrica. La possibilità di controllare i sintomi dell’artrite reumatoide non ferma la progressione della malattia: anche se il dolore e il gonfiore sono alleviati, il danno articolare può non essere arrestato. I pazienti affetti dall’artrite reumatoide hanno più del 70% di probabilità di sviluppare un danno articolare entro due anni dalla comparsa della patologia. L’artrite reumatoide tende a limitare la mobilità e i movimenti connessi alle articolazioni; se non curata, può portare a deformazioni articolari permanenti. I principali sintomi dell’artrite reumatoide sono: rigidità articolare, dolore, gonfiore, difficoltà nei movimenti, mancanza di forze fisiche accompagnate da senso di affaticamento, perdita di appetito, febbre. Se trascurata o presa con leggerezza, l’artrite reumatoide può presentare delle complicazioni come deformazioni articolari, noduli reumatoidi, infiammazione dei vasi sanguigni, manifestazioni pleuropolmonari, sierositi, osteoporosi.