Che cosa è il bagno turco
Il bagno turco, detto anche hammam, esiste sin dalla’antichità, come hanno dimostrato numerosissimi scavi archeologici. I persiani, gli egizi e, in seguito, i greci e i romani utilizzavano moltissimo il bagno turco, perché è presente in tutte le abitazioni dei ricchi e dei potenti, mentre in seguito, sotto forma di terme, fu accessibile a tutti i cittadini. I romani hanno costruito numerosi bagni turchi in tutto l’Impero, alcuni dei quali su fonti termali ancora attive o rinvenute di recente. Dopo la caduta dell’impero romano, gli arabi ripresero la tradizione dei bagni riscaldati delle terme romane con dei bagni, chiamati “hammam ” (arabo: “scaldare“), più piccoli e con una procedura di balneazione più semplice. Nelle terme romane, dopo l’attività fisica, si entrava nel tepidarium, poi nel calidarium ed infine nel laconicum, la stanza finale più calda, riscaldata con aria secca ad altissima temperatura, infine dopo la pulizia del corpo e i massaggi, si faceva una nuotata nella piscina del frigidarium, seguita dalla frequentazione di biblioteche o spettacoli.
Nella tradizione araba, il ciclo si è ridotto: l’hammam è formato essenzialmente da tre sale in cui ci si lava, una sala è molto calda (harara), una tiepida e l’ultima fresca; si inizia di solito dalla sala più calda. Alla fine del ciclo si possono fare dei massaggi. Il principio su cui si basa il bagno turco consiste nello spargimento di acqua su un piano di pietre riscaldate. A contatto con le pietre, l’acqua evapora e satura l’atmosfera surriscaldata. Locali annessi o docce consentono di rinfrescarsi di tanto in tanto. Il bagno turco è quindi completato da una vigorosa frizione con un guanto di crine e da un massaggio rilassante.
Quali sono gli effetti del bagno turco
L’organismo reagisce immediatamente al calore e sono percepibili effetti di tre tipi:
· Vasodilatazione periferica, con arrossamento della pelle, causato dall’afflusso di sangue in superficie, e dal suo riscaldamento (36 °C);
· Accelerazione della frequenza cardiaca, che consente di inviare il sangue fin sotto la superficie della pelle;
· Accelerazione della frequenza respiratoria, che si verifica in modo riflesso, prima ancora dell’accelerazione cardiaca.
Per raffreddarsi, l’organismo utilizza quindi in primo luogo l’evaporazione, benché questa sia contrastata dall’atmosfera satura dell’acqua. Il sudore cola abbondante lungo il corpo, portando con sé numerose impurità. Lo stesso discorso vale per l’eliminazione d’acqua attraverso le vie respiratorie (perspirazione) molto disturbata dalla elevata umidità. Poiché il corpo non può raffreddarsi normalmente, la quantità di sudore prodotto è notevole e può raggiungere i due litri all’ora. Il sudore porta con sé anche da tre a cinque grammi di sale per litro.
Quali sono i rischi del bagno turco
L’accelerazione cardiaca e respiratoria, così come l’afflusso periferico del sangue, sottopongono il sistema cardiovascolare a notevoli sforzi di adattamento. Si consiglia dunque di astenersene se si soffre di disturbi cardiaci o vascolari. D’altra parte, il dispendio di energia necessario a raffreddare il corpo può causare un’ipoglicemia o carenza di zucchero nel sangue. Questa impone due precauzioni irrinunciabili:
· Mai entrare da soli in un bagno turco;
· Mai entrarvi a digiuno o senza una scorta di zucchero.
L’incidente più temibile resta il colpo di calore accompagnato da:
· Mal di testa;
· Sete intensa;
· Invincibile sensazione di torpore;
· Disturbi della coscienza.
In questo caso è necessario uscire immediatamente e raffreddare il corpo il più rapidamente possibile per mezzo di panni umidi.
Quali sono i benefici del bagno turco
Lo sforzo cardiovascolare indotto dal bagno turco tonifica il cuore e i vasi sanguigni, decontraendo i muscoli tesi dallo stress o per la fatica. Una traspirazione consistente ripulisce la pelle da numerose impurità che vengono eliminate anche con l’aiuto del guanto di crine. E’ anche un ottimo sistema per eliminare diverse tossine secrete dalla pelle. Si può fare un bagno turco in una cabina singola, ma è più frequente il ricorso alle terme o hamman collettivi che rappresentano un’occasione per rilassare i muscoli e la mente.
Una variante al bagno turco: la doccia scozzese
Viene chiamata doccia scozzese l’alternarsi di docce calde e fredde. La durata dell’esposizione all’ acqua calda deve superare quella dell’esposizione all’acqua fredda, in questo modo si sollecita ripetutamente la capacità d’adattamento:
· Del cuore;
· Dei vasi sanguigni;
· Dei polmoni;
· Della pelle,
a un innalzamento della temperatura, riducendo i rischi di colpi di calore con l’esposizione all’acqua fredda. Al termine della doccia, è meglio non utilizzare salviette per asciugarsi, lasciando che il corpo torni lentamente alla sua temperatura normale con il solo aiuto di qualche esercizio ginnico e dalla naturale evaporazione dell’acqua. L’effetto della doccia scozzese è ancora più potente di quello indotto dal bagno turco e, se non si vogliono patire spiacevoli conseguenze, è necessario che vi si sottopone sia in una forma fisica perfetta, soprattutto a livello cardiaco.