Pochi sanno che il papavero è una delle piante più utilizzate nella medicina alternativa per curare vari disturbi, come la tosse o alcune malattie della pelle. In Italia, il papavero è molto diffuso nella sua variante detta “Papaver roheas” e fiorisce principalmente in primavera, nonostante sia particolarmente adatto a curare mali tipicamente invernali.
Tale pianta, della famiglia delle papaveracee, cresce spesso nei campi di cereali ed è conosciuta anche come “rosolaccio”. Si presenta con un fusto dritto, foglie lanceolate, petali tondeggianti e di colore rosso vivo. Non è raro vederla ai lati delle strade di campagna o in prossimità delle zone submontane. Sono le capsule che precedono il petalo a contenere il maggior numero di principi attivi, pertanto vengono raccolte sul finire dell’inverno, prima della comparsa dei fusti fioriferi veri e propri.
I pregi del papavero.
Il papavero contiene una grande quantità di alcaloidi, sostanze dalle spiccate proprietà calmanti il cui effetto benefico si muove su diversi fronti. Grazie alle sue proprietà calmanti e sedative, il papavero è indicato come lenitivo per la cura di tossi secche e violente o come espettorante per le tossi grasse. È per questo che in molte culture, in caso di influenza o raffreddori, si usa preparare decotti a base di foglie e fiori di papavero. Combinato con melissa e fiori d’arancio, il papavero è anche l’ingrediente base di molte tisane atte a combattere lo stress. Non dobbiamo però confondere l’effetto calmante del papavero con quello altamente sedativo del papavero da oppio. L’oppio è infatti tratto da una pianta diversa rispetto al nostro “Papaver roheas” ed è l’ingrediente base per la fabbricazione di droghe o potenti anestetici.
Un’ottima base per medicine fai da te.
I fiori e le foglie di papavero costituiscono gli ingredienti base per diversi preparati di erboristeria, finalizzati sia all’utilizzo interno che esterno. Vediamo come preparare alcuni di questi medicinali fai da te.
Se si ha difficoltà a prendere sonno è possibile preparare un sedativo naturale diluendo 5 grammi di petali di papavero in un quarto di litro d’acqua.
Il papavero però viene in nostro soccorso anche per la cura delle coliche. Chi soffre di questo fastidioso disturbo infatti, può assumere una o due tazze al dì di un preparato composto da 20 grammi di fiori di papavero secchi diluiti in 1 litro d’acqua bollente. Bisogna però tenere i petali in infusione per circa 10 minuti per poi filtrare il tutto servendosi di un colino. Se si vuole addolcire l’infuso, si consiglia di aggiungere un cucchiaino di miele, anch’esso responsabile di diversi effetti benefici e di gran lunga preferibile allo zucchero.
Il papavero però può essere utilizzato anche come rimedio esterno per prevenire le punture di insetto, contro le scottature o contro le infiammazioni di pelle e mucose. Per preparare un portentoso unguento basta diluire 5 grammi di foglie di papavero in un litro d’acqua per effettuare sciacqui o applicazioni locali dall’immediato effetto.
Il papavero in cucina.
Anche in cucina è possibile sfruttare le tanti qualità contenute nel papavero. Specialmente nella cucina etnica infatti, il papavero fa la felicità dei buongustai. Moltissimi sono infatti i piatti cui è possibile aggiungere foglie di papavero, lesse oppure ripassate in padella con l’aggiunta di un po’ di olio.