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Stop alle lampade abbronzanti

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Sappiamo tutti quanto faccia male bombardare la nostra pelle ai raggi UV ma non solo. Arriva implacabile il parere dello IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), una struttura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che, dopo 17 anni di ricerche, vieta assolutamente il ricorso a lampade e lettini abbronzanti, in quanto sono il estremamente cancerogeni. Stop alle lampade abbronzantiLo studio è stato pubblicato sul giornale britannico The Lancet e dimostra come esporsi ai raggi ultravioletti artificiali (dove è molto spesso maggiore la quantità degli Uvb), aumenti il rischio del melanoma, il cancro della pelle, soprattutto quando il soggetto si sottopone ad una età inferiore ai 30. Un’eccessiva esposizione agli Uvb, oltre ad essere particolarmente dannosa per gli occhi,  provoca facilmente eritemi, scottature, rossori, talvolta persino ustioni. Dallo studio è emerso che non si può più parlare dei raggi UV artificiali come probabili cause cancerogene, ma come certe cause cancerogene, con intensità pari alle sigarette, arsenico ed alcool. Dalla ricerca coordinata da Vincent Cogliano è emerso che sarebbe buona regola cercare la tintarella al di fuori dei solarium, stando lontani da lettini abbronzanti e tutto ciò che ne esiste di artificiale. Tuttavia, non dimenticate che anche l’esposizione al sole va tenuta sotto controllo ed è sempre buona regola non abusare dei raggi solari. La ricerca, perciò, consiglia l’utilizzo di creme biologiche e, in caso di scottature, l’utilizzo di rimedi naturali che limitino i danni alla nostra pelle. Le lampade e i lettini abbronzanti lasciano passare anche i raggi Uva, i quali sono meno aggressivi ma, nel contempo, penetrano negli strati più profondi della pelle, fino al derma. Per questo motivo, un’esposizione prolungata ai raggi Uva accelera l’invecchiamento della pelle, alterando l’elastina e il collagene, cioè le sostanze che garantiscono l’elasticità e la compattezza dei tessuti. Il risultato è la comparsa di rughe precoci e l’ispessimento della pelle. I raggi Uva, ancora, come i raggi Uvb, contribuiscono alla produzione di radicali liberi (molecole deleterie per il nostro organismo). Non dimenticate che ogni organismo reagisce in maniera differente all’esposizione dei raggi UV, e a caratterizzarlo particolarmente è il fototipo, la carta d’identità della nostra pelle. In base al fototipo, i solarium dovrebbero seguire dei programmi di abbronzatura mirati ma si sa che, il più delle volte, non è affatto così. Ma la colpa non è solo di chi ci lavora nei solarium, che poco bada alla salute del cliente, ma anche di quest’ultimo, il quale, pur di abbronzarsi, preferisce sottoporsi a programmi di abbronzatura elevatissimi, senza tener conto dell’effetto devastante che i raggi hanno sulla pelle. Vediamo insieme i diversi fototipi: –  fototipo 1: pelle molto chiara e lattiginosa, spesso con lentiggini, occhi chiari, capelli rossi; non si abbronza e ha bisogno della massima fotoprotezione. I soggetti appartenenti al fototipo 1 non dovrebbe assolutamente esporsi alle lampade artificiali; –  fototipo 2: pelle chiara, occhi chiari, capelli biondi; si abbronza con difficoltà e tende a scottarsi facilmente; – fototipo 3: pelle chiara o poco scura, occhi chiari o marroni, capelli biondi o castani; si abbronza gradualmente e può scottarsi; – fototipo 4: pelle piuttosto scura, occhi scuri, capelli castano scuro; si abbronza con facilità e si scotta raramente.

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