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Alimentazione e sindrome premestruale: consigli utili

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Per quanto fastidiosa, la sindrome premestruale riguarda almeno il 55% delle donne in età fertile, sebbene solo per una piccola parte di esse, fortunatamente, i sintomi si manifestano in modo talmente violento da renderla invalidante (limita le normali attività quotidiane, il lavoro e la scuola).

Con l’espressione sindrome premestruale si intendono tutti quei disturbi fisici e psicologici dovuti a sbalzi ormonali che si verificano nei giorni immediatamente precedenti le mestruazioni e che scompaiono con l’arrivo del flusso.

Essi comprendono: mal di testa, dolori a pancia e schiena, gonfiore addominale, accentuata ritenzione idrica, repentini cambiamenti d’umore, difficoltà di concentrazione, inappetenza o fame eccessiva, ansia, malessere generale.

L’alimentazione gioca un ruolo di fondamentale importanza per l’attenuazione dei suddetti disturbi, basta prestare attenzione ai cibi più salutari e adatti allo scopo, evitando, o meglio ancora abolendo, quelli che potrebbero peggiorare la situazione.

Questi ultimi sono essenzialmente tre: il caffè (che aumenta ansia e irritabilità), l’alcol (che, tra l’altro, peggiora l’umore) e il sale ( che accentua la ritenzione idrica).

Una buona norma è quella di non aggiungere sale ai piatti, ma anche evitare gli alimenti che ne contengono in eccesso come salumi e insaccati, formaggi stagionati, cibi conservati, salse, sughi o condimenti pronti.

Ricordate inoltre di non assumere (o farlo il meno possibile), oltre al caffè, anche e cioccolata, che hanno gli stessi effetti.

Passiamo ora a vedere quelli che invece sono assolutamente consigliati.

Innanzitutto, tutti i cibi che contengono magnesio, un elemento molto utile in fase premestruale, come i legumi, i cereali integrali, la frutta secca, le banane e i vegetali a foglia verde; inoltre, vanno bene latte, pesce, cereali, patate, carote e fagioli.

Per incrementare positivamente il potere naturalmente benefico del cibo, ci si può aiutare con tisane a base di erbe rasserenanti e sgonfianti (che presentano oltretutto il vantaggio di favorire la diuresi contrastando la ritenzione di liquidi), come camomilla, malva, passiflora e calendula, da acquistare già pronte in comode e pratiche bustine o da far miscelare ad un erborista.

Esistono inoltre preparati già pronti all’uso da acquistare in erboristeria o nelle farmacie omeopatiche, di solito in gocce o granuli da sciogliere in acqua, a base di un mix di erbe ed estratti vegetali selezionati e mirati a combattere la sindrome premestruale; abbinandoli ad una corretta alimentazione, gli effetti positivi si sommano e i risultati dovrebbero essere più evidenti.

Se la sindrome premestruale comprende anche senso di nausea con o senza vomito, è opportuno adottare una dieta a base di alimenti leggeri e facilmente digeribili, con poco condimento (raccomandato l’olio extravergine d’oliva), senza grassi di origine animale e con pochi zuccheri raffinati.

Un ultimo consiglio, valido sia per le donne che soffrono di sindrome premestruale che per quelle che lamentano un ciclo eccessivamente doloroso, è quello di abbinare al regime alimentare più consono, lo sport e una sana e regolare attività fisica, poiché il movimento favorisce il rilascio da parte dell’organismo delle endorfine, capaci di incrementare lo stato di benessere psico-fisico e aumentare la soglia di resistenza al dolore.

Provate per qualche mese e noterete presto i risultati.

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