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Carenza di magnesio

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Il magnesio è un sale minerale generalmente presente in molti alimenti (tra cui la crusca, il cacao, le mandorle, le noci, gli arachidi, ecc.) e per questo motivo non sono molto comuni i fenomeni di carenza di magnesio, comunque il più delle volte ripristinabili proprio grazie ad una sana e corretta alimentazione mirata.

Ad ogni modo, le motivazioni che possono causare un deficit nel corpo umano di questo importante macroelemento sono tante, e riconducibili sicuramente a diversi fattori, come un insufficiente apporto alimentare, un aumentato fabbisogno, o ancora un alterato assorbimento o perdite eccessive.

CAUSE DELLA CARENZA DI MAGNESIO

Più in particolare, un deficit di magnesio può essere giustificato in presenza di alcolismo cronico, sia per un ridotto apporto, sia per l’eccessiva escrezione renale etanolo – indotta. Inoltre, anche una alimentazione non corretta può, alla lunga, causare carenza di magnesio: essa è infatti piuttosto comune nei casi di digiuno prolungato e nel Kwashiorkor.

Deficit di magnesio più severi possono essere inoltre riconducibili ad un ridotto assorbimento intestinale, come in presenza di pancreatite, steatorrea, ampie resezioni chirurgiche dell’intestino tenue, morbo di Crohn, colite ulcerosa, morbo celiaco e sindromi da malassorbimento in genere, oppure possono essere dovute a malattie della tiroide o delle paratiroidi.

DIAGNOSI E SINTOMI

Riuscire a riconoscere in maniera infallibile i sintomi da carenza di magnesio non è molto semplice, soprattutto se non ci si basa ad esempio sul dosaggio del magnesio nel sangue, con ricerca di ipomagnesiemia, sulla riduzione del contenuto di magnesio negli eritrociti oppure sulla scomparsa del minerale nelle urine: in particolare, parecchio utili per una diagnosi corretta possono essere le prove da carico di magnesio per via intramuscolare, seguite dal monitoraggio dell’escrezione urinaria.

I sintomi da carenza sono molteplici, e tra essi possiamo ricordare, in generale: confusione mentale, variabilità dell’umore, iperreflessia osteo-tendinea, incoordinazione muscolare, tremori, parestesie, tetania non differenziabile da quella presente nell’ipocalcemia, crampi muscolari, aritmie cardiache ed ipertensione arteriosa. Nelle donne in età fertile la carenza di magnesio e la sindrome pre-mestruale viaggiano di pari passo.

REINTEGRARE IL MAGNESIO

E’ possibile, quindi, di fronte a carenze più o meno consistenti, reintegrare il magnesio nell’organismo? La risposta è sì. E si può fare sia – nei casi di carenze più lievi – attraverso un assunzione “diretta” di magnesio, ovvero per mezzo di tutti quegli alimenti che lo contengono e grazie ai quali possiamo assorbirlo, sia grazie all’assunzione di  integratori contenenti uno o più dei suoi sali, come il magnesio citrato, il magnesio carbonato, l’ossido di magnesio (scarsamente assorbibile), il magnesio solfato, il magnesio aspartato od il cloruro di magnesio. Qualora invece il deficit sia molto grave, è possibile reintegrare il magnesio per via intramuscolare.

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