Eliminare le macchie della pelle

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Le macchie della pelle, dette propriamente iperpigmentazioni cutanee, rappresentano delle alterazioni circoscritte del colore della pelle. Le macchie vengono catalogate in due macrocategorie: chiare e scure. E’ opportuno, inoltre, distinguere tra ipermelanocitosi epidermiche (aumento dei melanociti) dalle ipermelaninosi epidermiche (aumento della quantita’ di melanina). Alle prime appartengono, per esempio le lentiggini; alle seconde le efelidi, le chiazze caffe’-latte, il melasma. Possono essere congenite oppure rappresentare la conseguenza di un processo infiammatorio (infettivo o degenerativo). Eliminare le macchie della pelleL’iperpigmentazione è l’aumento della pigmentazione naturale della pelle in una specifica parte del volto o del corpo, indipendentemente dal fototipo e dalla razza etnica. È originata da un’alterazione del meccanismo naturale della melanina, un pigmento prodotto dalla pelle come difesa naturale contro le radiazioni UV e le aggressioni ambientali. La melanina è generata da cellule chiamate melanociti, caratterizzate da tentacolini che si estendono a polipo. Ogni di questi raggiunge diverse cellule cutanee, i cheratinociti, in modo da distribuire la melanina. Le macchie della pelle sono comuni e molto frequenti (si calcola che circa tre milioni di italiani ne presentano), appaiono dopo lunghe esposizioni al sole, quando i raggi UV stimolano la produzione di melanina. La melanina, in sostanza, viene rilasciata dai melanociti quando la pelle riconosce un danno potenziale, come può esserlo l’esposizione prolungata al sole, per esempio, proteggendo l’esterno del nucleo cellulare. Inoltre, le iperpigmentazioni cutanee possono comparire anche a causa di cambiamenti ormonali. Infatti, fino a qualche tempo fa le macchie della pelle (scure) erano legate soprattutto alla gravidanza, principale momento d’esordio del cosiddetto melasma o cloasma: perciò, si parlava spesso di maschera gravidica, idea retrocessa, in quanto questi inestetismi della pelle sono comparsi anche in donne che non hanno attraversato alcuna gravidanza, alcune delle quali utilizzano la pillola anticoncezionale e, in generale, pazienti che fanno uso di farmaci fotosensibilizzanti. Inoltre, anche l’uso dei profumi costituisce un pericolo per la nostra pelle; infatti, i profumi, che tanto inebriano il nostro olfatto grazie alla composizione chimica aromatica, provocano una ipersensibilità della pelle, come anche le creme profumate e i conservanti, come creme cosmetiche a base di acido linoleico o a base di salicilati. La dermatologia dispone di vari armamentari per combattere gli inestetismi della pelle. Recentemente, è stato tolto dal commercio l’idrochinone, una sostanza che garantiva ottimi risultati nell’eliminazione delle macchie scure, ma che aveva pericolosi effetti collaterali. Il trattamento delle ipermelanosi non puo’ prescindere da una attenta e costante prevenzione, quando possibile, dei fattori eziologici. Sospensione e sostituzione (laddove sia praticabile) delle terapie inducenti pigmentazione: tra i piu’ impiegati, Fenotiazine, Antimalarici, Idantoinici, Antimitotici (Bleomicina), Psoraleni, Minociclina, Chinolonici, Amiodarone, Clofazimina. Metodi convenienti per eliminare le macchie risultano essere quelle fondate sui laser selettivi (q-switch), i laser ablativi delicati (erbium) e i sistemi di luce pulsata. Il laser qswitch è in grado di emettere impulsi nell’ordine dei nanosecondi, colpendo selettivamente il melanosoma responsabile della iperpigmentazione. In questo modo, il pigmento viene frammentato, producendo una esfoliazione “meccanica” (a differenza di quelle chimiche indotte dai peeling) e nel giro di una decina di giorni la pelle si ricostituisce come prima senza però alcuna traccia del pigmento. L’erbium è un laser ablativo che vaporizza gli strati cutanei ed è in grado di eliminare anche quelli che contengono il pigmento: non va utilizzato nei fototipi scuri, dove può determinare iperpigmentazione. La luce pulsata è una scoperta assolutamente empirica per i trattamenti delle macchie cutanee. Gli agenti depigmentanti sono le armi più frequentemente e più classicamente impiegate. L’Acido Cogico possiede attività diretta sulla sintesi di melanina per azione anti-tirosinasica, così come il Fenolo. Anche l’Acido Azelaico, alla concentrazione del 20%, esercita azione depigmentante per inibizione della tirosinasi. Tra i prodotti di origine vegetale vanno ricordati l’Arbutina, l’Acido Ascorbico. Un’attività più propriamente definibile come schiarente la posseggono quei preparati in grado di accelerare l’allontanamento dei granuli melanici, soprattutto per esfoliazione del corneo. In questa categoria troviamo: a-idrossi-acidi (Acido Glicolico), l’Acido Tricloroacetico, la Niacinamide, l’Acido Retinoico.

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