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Il diabete e lo zucchero…

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I danni dello zucchero

Il concetto di “Nutrizione Cellulare” è un concetto che significa dare al corpo tutti quegli ingredienti nutritivi di cui ha bisogno. E non parliamo di alcuni di loro, ma di tutti messi insieme. E innanzitutto, in una forma tale che il corpo la possa assimilare ed assorbire anche se l’organismo è già malato o è già danneggiato. E che poi possa essere funzionale a livello cellulare, come dice il celebre Dr. Katzin, per tanti anni a capo dello staff medico-scientifico di Herbalife International. La nutrizione è sempre importante, ma quando si soffre di una patologia grave come il diabete, è ancora più importante controllare ciò che mangiamo. Tra pasti sostitutivi, snacks sani e integratori di vitamine, minerali e Cromo, abbiamo una vasta gamma di prodotti nutrizionali controllati che ci aiutano a monitorare la situazione. E’ infatti risaputo che le persone affette da diabete tendono a perdere molti sali minerali e hanno bisogno di integrare calcio, magnesio, manganese e zinco. Inoltre un integratore di cromo aiuta a stabilizzare i livelli di glucosio nel sangue, mentre le vitamine del gruppo B concorrono al processo di produzione del glucosio in energia. La Vitamina C ed i bioflavonoidi (di cui è ricca la soia) possono essere utili per prevenire o limitare i danni ai nervi determinati da livelli troppo alti di glucosio nel sangue. Le persone che soffrono di diabete necessitano di maggiori quantità di Vitamina E. Tale sostanza stimola l’attività dell’insulina, è un valido antiossidante ed è utile per ossigenare il sangue (tratto da “Enciclopedia della medicina integrata” – Boroli Editore) zucchero raffinatoUno dei nemici più conosciuti del diabete è lo zucchero raffinato. “Nel 1957 il Dr. William Coda Martin tentò di rispondere alla seguente domanda: Quand’è che un alimento è tale e quando invece è un veleno? La sua definizione di veleno era, dal punto di vista fisico: qualsiasi sostanza che inibisce l’attività di un catalizzatore che sia una sostanza secondaria, chimica o un enzima che attiva la reazione. Il Dr. Martin aveva classificato lo zucchero raffinato come veleno poiché esso è stato privato delle sue forze vitali, vitamine e minerali. “Quello che resta consiste di carboidrati puri, raffinati. Il corpo non può utilizzare questi amidi e carboidrati raffinati a meno che le proteine, vitamine e minerali eliminati non siano presenti. La Natura fornisce questi elementi a ciascuna pianta in quantità sufficienti a metabolizzare i carboidrati della pianta in questione. Il metabolismo incompleto dei carboidrati risulta nella formazione di “metabolita tossico” quale l’acido piruvico nonché zuccheri anormali che contengono cinque atomi di carbonio. L’acido piruvico si accumula nel cervello e nel sistema nervoso mentre gli zuccheri anormali fanno altrettanto all’interno dei globuli rossi. Questi metaboliti tossici interferiscono con la respirazione delle cellule le quali non possono ottenere sufficiente ossigeno per sopravvivere e funzionare normalmente.” Lo zucchero raffinato è assai dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie “vuote” o “nude”; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna. Per di più lo zucchero è peggiore di qualsiasi altra cosa in quanto a prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali. Lo zucchero assunto quotidianamente produce una condizione di continua iperacidità (e secondo una visione orientale questa iperacidità è causa di cancro) e, nel tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell’organismo sempre più minerali. Infine, onde salvaguardare il sangue, dalle ossa e dai denti viene preso tanto calcio da dare inizio ad un decadimento ed indebolimento generale. L’eccesso di zucchero alla fine nuoce ad ogni organo del corpo. Inizialmente esso viene immagazzinato nel fegato in forma di glucosio (glicogeno). Poiché la capacità del fegato è limitata, un’assunzione quotidiana di zucchero raffinato ben presto fa sì che il fegato si gonfi come un pallone e, quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell’organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi. L’intero organismo viene influenzato da questa loro ridotta capacità e si crea una pressione sanguigna anormale. Il sistema nervoso parasimpatico viene danneggiato e gli organi da esso governati, come il cervelletto, divengono inattivi o si paralizzano. I sistemi circolatorio e linfatico vengono invasi e le caratteristiche dei globuli rossi iniziano a cambiare. Si verifica una sovrabbondanza di globuli bianchi e la generazione di tessuti rallenta, la tolleranza e la capacità immunitaria del nostro organismo diventa più limitata cosicché non siamo in grado di reagire a situazioni relativamente critiche, siano esse freddo, caldo, zanzare o microbi. Troppo zucchero ci rende sonnolenti e si perde la nostra capacità mnemonica e di fare calcoli. Proprietà indesiderate: – Aumenta l’acidità del sangue (causa di tumori secondo la visione orientale) – Impoverisce il corpo di sali minerali (soprattutto calcio dai denti e dalle ossa (vedi osteoporosi) – Impegna e intossica il fegato – Produce acidi grassi – Perdita di memoria – Sonnolenza. Piccola estrapolazione da NEXUS NEW TIME ed. italiana n°28 Settembre 2000 – Citato in rete da www.disinformazione.it

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