Il ginepro

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Termine derivante dal latino giovenca e partorire, in allusione alle proprietà medicinali dei frutti di alcune specie: juniperus, genere di piante spermatofite Conifere, appartiene alla famiglia delle Cupressacee e comprendente una settantina di specie proprie delle zone temperate e fredde dell’emisfero settentrionale edei distretti montani delle zone tropicali.

I ginepri sono piante arbustive o anche arboree, sempreverdi, con ramificazioni sottili e compatte orientate in tutte le direzioni, le foglie sono in genere pungenti, o tutte aghiformi, e ternate o simili a scaglie ed usualmente opposte; le prime prevalgono negli individui giovani, nell’età adulta compaiono anche le seconde; il colore delle foglie è verde glauco. I ginepri sono piante dioiche e raramente monoiche; gli strobili di microsporofilli (fiori maschili) sono giallini, con foglie fertili portanti da 4 a 6 (ma anche 2-8) sacche polliniche.

Gli strobili macrosporofilli (fiori femminili) constano di 3-8 foglie carpellari, ciascuna provvista di 1-2 ovuli eretti.

I galbuli o coccole (frutti) sono alquanto carnosi, rotondi, simili a piccole bacche con 3-6 semi, i galbuli sono in un primo tempo verdi poi nerastri, pruinosi; contengono una sostanza amara ( iuniperina o gineprina) , un olio volatile, sostanze resinose e pectiche ed altre ancora.

Le caratteristiche morfologiche ora esposte si riferiscono al ginepro comune e servono da esempio, con lievi varianti, per altre specie del genere.

Il ginepro comune è diffuso in Italia in luoghi aridi e boschivi.

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