Un numero sempre crescente di persone, non solo donne, si rivolgono a questo metodo per curare in estetismi e altri piccoli malesseri. Qual è il segreto del successo dei fanghi? Quali sono i benefici che comporta “fare i fanghi”?
Toccasana per la pelle.
I fanghi di varia composizione sono un vero e proprio toccasana per la pelle, specialmente per quelle pelli ancora stressate dall’abbronzatura estiva. Ecco perché i livelli benefici di tali trattamenti raggiungono il massimo grado proprio in autunno.
Cosa e quanti sono.
Il “fango” è una melma impermeabile formata da acqua mista ad argilla e/o altri minerali, utilizzati in medicina e in estetica sottoforma di impacchi. L’effetto esfoliante sulla pelle si deve proprio alle argille in esso contenute, costituite da minerali allo stato cristallino (idrati di alluminio colloidale e silicati) in forma di granuli molto fini.
A contatto con l’acqua, l’argilla diviene una massa cremosa e viscosa. Il fango contiene anche sostanze gliceriche, oleose e secche. Tutti principi preziosi per la cura della pelle.
A seconda della qualità dell’acqua è possibile distinguere vari tipi di fanghi, quante sono le acque minerali. Abbiamo perciò: fanghi oligominerali, fanghi sulfurei, arsenicali-ferruginosi, ecc. La loro composizione li rende particolarmente adatti ad un tipo di terapia piuttosto che ad un altro. Ad esempio, la Planctoncosmesi utilizza il plancton termale, un substrato di elementi organici dotati di attività biologiche stimolanti, oppure la Fucoidocosmesi sfrutta l’attività delle alghe presenti della matrice organica dei funghi. La Peloidocosmesi invece riassume tutte queste tecniche, ma si arricchisce della componente argillosa del fango.
Ai fanghi a base di argilla sono spesso aggiunti estratti di piante come ippocastano, edera o dentella. Tali sostanze hanno la funzione di stimolare la circolazione, agevolare l’espulsione delle tossine e conferire elasticità e vigore ai tessuti, eliminando cuscinetti e riducendo l’effetto della pelle a buccia d’arancia. Questi tre principi operano attraverso le proprietà drenanti dei liquidi sottocutanei, vasoprotettivi, leviganti, stimolanti e seborestitutivi, donando alla pelle turgore, esfoliando e idratando contemporaneamente.
Come si usano.
In diversi centri termali è possibile sottoporsi a massaggi di fango. Un buon massaggio con fanghi termali assicura effetti immediati di sgonfiamento e purificazione della pelle. Il fango infatti cede alla pelle i principi attivi, riassorbe le sostanze da eliminare, eleva la temperatura del corpo, attiva la microcircolazione cutanea e la sudorazione e influenza il sistema nervoso centrale e quello vegetativo. Se poi il fango è impastato con acqua marina calda e alghe, si possono ottenere anche effetti curativi. Tale composto ha infatti notevoli proprietà anti-infiammatorie, miorilassanti, analgesici e stimolano il metabolismo.
Il fango non ha rivali contro la cellulite e il ristagno di liquidi. Impacchi di fango sul viso eliminano il grasso cutaneo, donando lucentezza e morbidezza alla pelle. Ciò contribuisce ad eliminare brufoli e punti neri.
Anche i capelli possono trarre enormi vantaggi: frizionarsi i capelli con fango riduce il grasso e rivitalizza il fusto.
Generalmente la fangoterapia si effettua in camerini apposti, di mattina e a processo digestivo completato. Le operazioni devono essere svolte da personale esperto, il quale applica in modo uniforme su tutto il corpo il fango ad una temperatura di circa 40-45 gradi, avendo cura però di riapplicarlo sulle parti che necessitano di trattamenti particolari. Finita la seduta, si procede con una doccia o un bagno (di solito con acqua termale) ad una temperatura di circa 38 gradi. Successivamente, si staziona in cabina in posizione rilassata per circa un’ora, per poi procedere con una nuova applicazione. Un ciclo completo di solito comprende dalle 12 alle 15 applicazioni.