L’aspartame

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L’aspartame è un dolcificante artificiale, un edulcorante intenso a basso tenore calorico: esso è formato da due amminoacidi, l’acido aspartico e la fenilalanina, e l’estremità carbossilica della fenilalanina è esterificata con il metanolo. Queste sono le composizioni percentuali: acido aspartico (40%), fenilalanina (50%), metanolo (10%).

Il suo potere dolcificante è 200 volte superiore allo zucchero, e per questo motivo ne sono necessarie piccole quantità per dolcificare cibi e bevande: il suo impiego è conosciuto come prodotto dolcificante soprattutto per chi soffre di diabete e per chi ha intenzione di ridurre l’apporto calorico nella sua dieta.

L’aspartame si presenta sotto forma di polvere bianca ed inodore: ne conosciamo l’utilizzo in tutta una serie di prodotti alimentari a ridotto contenuto calorico, come prodotti lattieri, gomme da masticare, prodotti di pasticceria e confetteria.

Esso venne scoperto nel 1965 da un chimico, tale James M. Schlatter, il quale, mentre studiava – presso la ditta G.D. Searle & Company in cui lavorava, casa farmaceutica fondata nel 1885 in Illinois e acquisita nel 1985 dalla Monsanto – la composizione di un farmaco anti-ulcera, si rese conto del gusto dolce del composto sintetizzato. La ditta dimostrò sin da subito ammirazione per il chimico ed interesse per le proprietà di questo composto come dolcificante, e per questo motivo ne chiese l’autorizzazione all’uso come additivo alimentare alla Food and Drug Administration (conosciuta come FDA).

Tuttavia, sin da subito vennero fuori alcuni dubbi circa le proprietà dell’aspartame, dal momento che alcuni studi ne evidenziavano effetti cancerogeni nel ratto. Nonostante diverse ulteriori ricerche, ancora oggi l’impiego dell’aspartame in ambito alimentare è motivo di dibattiti: nel 2002 esso è stato giudicato sicuro per il consumo umano dal comitato scientifico dell’alimentazione umana, ma ad oggi i dubbi permangono.

Infatti, nel 2010 sono state resi pubbliche due ricerche sui possibili rischi per la salute associati al consumo di dolcificanti artificiali, i cui risultati non sono ancora stati pubblicati.

Tra gli effetti collaterali più conosciuti dell’aspartame, bisogna ricordare i seguenti:

– dolori addominali
– attacchi d’ansia
– artrite
– asma e reazioni asmatiche
– ritenzione di liquidi
– ipoglicemia o iperglicemia
– difficoltà respiratorie
– bruciore degli occhi e della gola
– tosse cronica
– affaticamento cronico
– stato confusionale
– depressione
– diarrea
– capogiri
– eccessiva sete o fame
– affaticamento
– distorsione della realtà
– arrossamento del viso
– perdita dei capelli (calvizie) oppure assottigliamento dei capelli
– mal di testa/emicrania, capogiri
– perdita della capacità uditiva
– palpitazioni
– orticaria
– ipertensione (pressione alta)
– impotenza e altri problemi sessuali
– scarsa concentrazione
– predisposizione alle infezioni
– insonnia
– irritabilità
– pruriti
– dolore delle giunture
– laringite
– annebbiamento del pensiero
– accentuato cambio della personalità
– perdita della memoria
– problemi e cambio del ciclo mestruale
– spasmi muscolari
– nausea e vomito
– formicolio e intorpidimento delle estremità
– reazioni allergiche e simili.

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