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Celiachia: curarsi con la dieta

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Alcune malattie come intolleranze, allergie, diabete, malattie cardiovascolari, etc..richiedono certamente una grande attenzione e una grande cura dell’alimentazione. Una di queste è senz’altro la celiachia.

Attenti al glutine!
La celiachia è una grave intolleranza al glutine, una proteina contenuta nella maggiori parte dei cereali e quindi nella stragrande maggioranza dei cibi consumati quotidianamente. La celiachia affligge circa una ogni 100 – 150 persone e i celiaci conclamati sono dunque 65.000. Ogni anno nascono circa 2.800 nuovi soggetti affetti da celiachia (fonte: Associazione Italiana Celiaci). Molti soggetti però non sanno di esserne affetti perché spesso i relativi sintomi sono simili a quelli provocati da altri tipi di patologie. In alcuni pazienti infatti, la celiachia si manifesta con perdita di peso, spossatezza, diarrea e diverse carenze nutritive. Facile quindi confondere questi indizi con sintomi di patologie meno gravi, come una semplice influenza. Altri sintomi invece colpiscono organi estranei all’apparato digerente. Si tratta di afte, dolori alle ossa, gonfiori alle caviglie, crampi, dolori muscolari debolezza negli arti, alterazioni cutanee, strani formicolii.  Purtroppo, ancora oggi non esistono cure. L’unica soluzione che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute è curare l’alimentazione non ingerendo alimenti che contengono glutine e sostituendoli con quelli che ne sono privi. I celiaci sanno quanto questo sia difficile: pane a pasta, gli alimenti base dell’alimentazione mediterranea, sono infatti farinacei che contengono forti quantità di glutine. Tuttavia, oggi in commercio esistono alimenti di tutti i tipi, studiati appositamente per chi è affetto da celiachia, completamente privi di glutine.  I cibi in e i cibi out.

Non tutti i cereali però contengono glutine. Perciò chi soffre di questa patologia deve stare molto attento a scegliere i cibi adatti.

Vi sono alcuni cereali consentiti perché naturalmente privi di glutine. Si tratta di: mais, tapioca, riso e miglio. Anche la farine di questi cereali possono essere tranquillamente utilizzate per la preparazione di dolci o di cibi salati, magari in alternativa alla farina di grano. Luce verde anche per la maizena (amido di mais), polenta, pop corn e fiocchi di riso.

Assolutamente da evitare invece: segale, farro, frumento, orzo, kamut, triticale, sorgo e tutti i prodotti preparati con le loro farine, come pan grattato, amido, cerali per la prima colazione, gnocchi di patate, semolino, crusca e couscous.

Anche alcune bevande sono assolutamente da eliminare, come i caffè solubili, perché possono contenere piccole quantità di orzo o malto. Il malto è anche alla base della preparazione della birra e del whisky. Nell’ambito dei liquori, da abolire anche gin e vodka, ottenuti grazie alla fermentazione del grano.  

La spesa in farmacia
Chi cerca alimenti privi di glutine deve necessariamente recarsi in farmacia, dove è possibile trovare non solo pasta , pane, farine e fette biscottate assolutamente privi di glutine ma praticamente tutti i tipi di cibi, come snack, dolci, merendine, biscotti, cereali e perfino muesli e prodotti per la prima colazione. Naturalmente questo tipo di prodotti ha un costo nettamente superiore rispetto ai corrispettivi normalmente presenti in commercio, ma il servizio sanitario nazionale prevede un rimborso, la cui entità varia a livello locale, sulle cui modalità ci si può informare presso la propria A.S.L. di appartenenza.

Molti di questi prodotti, specialmente i dolci, sono dedicati ai bambini. Lo scopo è di impedire che il malato di celiachia, in particolar modo il bambino, si senta diverso dai propri coetanei, causandogli disagio e, in alcuni casi, difficoltà a relazionarsi con gli altri. Presso l’Associazione italiana celiachia è disponibile una lista completa degli alimenti rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Non è detto però che un celiaco non possa fare la spesa in un supermercato “normale”. Per evitare di correre rischi, bisogna leggere attentamente le etichette dei prodotti acquistati. Quelli contrassegnati con la dicitura “gluten free” o “privo di glutine” sono assolutamente sicuri.

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