Dieta tisanoreica

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La dieta tisanoreica è un regime alimentare studiato per perdere peso; è basata principalmente sull’attivazione della chetogenesi, ovvero l’attivazione della via sintetica che porta alla formazione di corpi chetonici. A tale processo viene, poi, si aggiunge l’assunzione di speciali nutrienti che proteggono la massa muscolare. Dieta tisanoreicaDalla durata variabile, che va dai 20 ai 40 giorni (massimo) e da seguire sotto lo stretto controllo medico, la dieta tisanoreica si compone essenzialmente di due fasi; la prima, detta fase intensiva, non ammette alcun tipo di carboidrati, sia semplici che complessi. In questa fase si posso assumere: carne, pesce, uova e verdura. A questi vanno aggiunti i pasti a base di prodotti tisanoreica, in media quattro volte al giorno. La seconda, detta fase di stabilizzazione, vede la reintegrazione graduale dei carboidrati (a basso indice glicemico, come pane e pasta integrali); durante questa fase le pietanze giornaliere scendono a due. Questa fase è molto delicata e importante poiché l’organismo attraversa un periodo di transizione che gli consente di uscire dalla chetogenesi e ripristinare un regime alimentare equilibrato e variegato. In questa seconda fase non vi è dimagrimento. La dieta tisanoreica è basata essenzialmente su un’alimentazione ipoglucidica normolipidica e normoproteica alla quale vanno affiancate le cosiddette pietanze tisanoreica ed estratti tisanoreica, integratori alimentari indispensabili per seguire questo protocollo dietetico. Composte mediamente da 18 grammi di aminoacidi, le pietanze tisanoreica sono dei nutrienti che integrano gli alimenti consentiti. Tali pietanze sono costituiti anche dal cosiddetto attivatore tisanoreica, un mix di estratti di erbe naturali, che ha la funzione di aumentare l’attività proteolitica, attuando, in tal modo, un processo di chetogenesi normoproteico. Gli estratti di erbe sono ricavati attraverso il metodo della decottopia che utlizza solo acqua a diverse temperature estraendo, in tal modo, solo il principio attivo della pianta senza conservanti aggiunti. Il protocollo tisanoreica prevede quattro estratti: 1)  estratto 02 (depurativo), di grande importanza  per l’attività epatica; 2)  estratto 06 (regolatore), utile alle donne poiché limita i dolori pre-mestruali attenuando i sintomi vasomotori della menopausa; 3)   estratto 12 (antiossidante), è un ottimo antidiuretico; 4)  estratto 13 (tonico), fondamentale per la chetogenesi. Il protocollo della dieta tisanoreica è stato testato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Padova per mezzo del confronto con altri regimi alimentari tradizionali come la dieta a zona e quella mediterranea. La dieta tisanoreica vanta alle spalle uno studio iniziale della durata di 40 giorni. Il test è stato fatto su un campione variegato (maschi e femmine) di 30 pazienti, suddivisi a random in tre gruppi omogenei per caratteristiche. Dallo studio effettuato, il primo dato emerso è stato l’abbandono della dieta intrapresa: il 50% dei pazienti ha abbandonato la dieta mediterranea, il 40% ha abbandonato la dieta a zona e soltanto il 10% ha interrotto quella tisanoreica. Al test sull’impatto psicofisico, si è passato, poi, a quello essenzialmente fisico, verificando gli effetti della dieta tisanoreica sullo stato di salute dei pazienti sottoposti a sperimentazione; tali pazienti sono stati sottoposti ad esami del sangue, delle urine e della composizione corporea. In termini di efficacia, la dieta tisanoreica si è rivelata la migliore poiché l’unica in grado di far perdere ai soggetti una maggiore quantità di grasso rispetto agli altri regimi dietetici e, inoltre, si è rivelata quella a minor impatto sulla massa muscolare poiché si è classificata come la dieta che fa perdere meno massa muscolare rispetto ad altre diete. A tal proposito, è stato effettuato un ulteriore esame, quello del quoziente respiratorio (QR), indispensabile per stabilire quale substrato energetico utilizzano i muscoli per ricavare l’energia necessaria alla loro attività:  con un QR alto i muscoli ricavano l’energia necessaria dai carboidrati, mentre, con un QR basso i muscoli ricavano l’energia necessaria dai grassi.

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