Il nuoto è uno sport che si pratica in acque naturali, quali mari, fiumi, laghi, e in acque artificiali, come le piscine. Nasce come necessità di spostamento degli uomini e degli animali in genere; fra i mammiferi sono ottimi nuotatori i cavalli e i cani. A differenza di molti animali, i quali per nuotare non devono far altro che ripetere i movimenti che permettono loro di spostarsi sulla superficie terrestre, l’uomo, invece, deve abituarsi a specifici movimenti degli arti. La pratica del nuoto si diffuse esponenzialmente presso i Greci e i Romani, che le attribuivano una notevole importanza per l’educazione giovanile, fisica e non, che era ed è ancora in grado di impartire, anticipando, sotto questo profilo, l’attuale considerazione della medicina moderna, la quale reputa il nuoto uno sport completo ed equilibrato. In Grecia il nuoto non venne praticato a livello agonistico e infatti non comparve come tale tra i giochi olimpici. A Roma, invece, tale disciplina era motivo di competizione e allenamento tra i guerrieri, tanto che già a partire dal I secolo a.C. si hanno le prime testimonianze di gare allestite. A partire dal 1600, il nuoto fu inserito nei programmi scolastici, in qualità di insegnamento sportivo. Connesso ai rischi di sviluppo epidemiologico e pestifero, nel corso del Medioevo scomparve la pratica natatoria sportiva. Fu riscoperto nella metà del XIX secolo in Germania e andò sempre più perfezionandosi nelle tecniche e negli stili. Travolto dal pieno clima positivistico, il nuoto fu riportato sotto i riflettori agonistici come riscoperta delle virtù terapeutiche e correttive, come giusta armonia tra corpo e mente, in un clima di competizione ma decisamente avanzata rispetto agli anni della sua comparsa presso i popoli antichi. Dopo aver assaggiato un po’ di storia del nuoto, arriviamo a parlare di quelli che sono i suoi benefici. Da sempre indicato come sport completo e salutare il nuoto: – fa bene al cuore: stiamo parlando di un esercizio di resistenza, cioè si pratica solitamente con uno sforzo di durata e regolare, favorevole per tutto l’apparato cardiovascolare. Grazie al lavoro aerobico che si viene a costituire, si registra un vantaggio sul consumo energetico del cuore, il quale viene allenato a consumare meno ossigeno e meno energie. Questo processo di allenamento è detto effetto training sul cuore ed avviene solo se si pratica il nuoto con una certa regolarità (2-3 volte la settimana e per almeno una trentina di minuti); – può curare mal di schiena: il nuoto aiuta a prevenire e a riabilitare il corpo nelle terapia riguardanti l’apparato muscoloscheletrico. Permette libertà di movimento, ottima mobilizzazione articolare. Si può addirittura recuperare il trofismo e la funzionalità dell’apparato locomotore senza danneggiare tessuti in via di guarigione; – può curare obesità e alta pressione: attività fisica accompagnata da un’adeguata dieta sono gli ingredienti perfetti per combattere l’obesità alimentare e il sovrappeso in generale. Il nuoto è indicato anche per curare l’ipertensione lieve entità: riduce sensibilmente i valori di pressione minimi e massimi. E’ anche un ottimo rimedio per l’asma che nel 50% dei giovani insorge proprio dopo uno sforzo con conseguente allontanamento dall’attività sportiva. Obbligando a un ritmo respiratorio regolare, il nuoto facilita la coordinazione dei muscoli respiratori, portando il soggetto asmatico ad una ginnastica respiratoria correttiva; – è un’ottima ricetta contro depressione e dolori pre-mestruali: stimolando la produzione di endorfine, fli ormoni del buon umore, è particolarmente efficace contro la sindrome premestruale, attenuando tutti i malesseri. Ma questo non è tutto. Il nuoto è una grande risorsa e un ottimo modo per perdere chili, per rimodellare il proprio corpo: il notevole dispendio energetico converte gran parte del grasso in muscolo e leviga i cuscinetti cellulitici su cosce e fianchi. L’attività in acqua, inoltre, offre considerevoli benefici anche durante la gravidanza, preservando e mantenendo attive le capacità motorie. Le esercitazioni in acqua per le donne in gravidanza agiscono non solo a livello muscolare, ma anche circolatorio e respiratorio. Devono essere eseguite in uno stato di rilassamento psicologico e di decontrazione muscolare per permettere di godere delle piacevoli sensazioni di leggerezza offerte dall’ambiente liquido. Chiedere il parere del medico in situazioni di rischio, come: – avere più di 35 anni e non aver mai praticato attività fisica; – avere in famiglia casi di infarto, ipertensione o cardiopatia; – seguire una terapia con farmaci; – essere fumatori; – essere in stato di gravidanza; – essere affetti da diabete; – essere in soprappeso o in sottopeso; – avere un tasso di colesterolo elevato; – soffrire di dolori alla schiena.
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