
Il diabete è una grave patologia causata dall’iperglicemia (elevati livelli di glucosio nel sangue), provocata dall’elevata quantità o funzione dell’insulina, l’ormone prodotto dal pancreas, che consente l’ingresso del glucosio nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica.
Quando questo importante meccanismo viene alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. Quando l’azione dell’insulina è ridotta o assente, come nel diabete, prevale l’azione dei suoi antagonisti e l’organismo si comporta come se fosse a digiuno (anche se la realtà è diversa), usando le scorte energetiche e producendo ininterrottamente glucosio che, insieme con quello di provenienza alimentare, non può essere completamente utilizzato (a causa della mancanza di insulina) e si concentra nel sangue. Così si spiega l’iperglicemia a digiuno dei diabetici.
In caso di insufficiente azione dell’insulina prevale l’effetto dei suoi antagonisti e la glicemia aumenta, sia dopo pasto sia a digiuno: oltre una certa concentrazione, il glucosio in eccesso si riversa nelle urine.
La presenza di zucchero nelle urine è il segno che nel sangue c’è troppo glucosio.
Più la carenza insulinica è grave, più la perdita di glucosio nelle urine sarà grande.
Esistono vari tipi di diabete.
Si è in presenza di diabete mellito quando il metabolismo presenta una persistente instabilità del livello glicemico del sangue, passando da condizioni di iperglicemia, più frequente, a condizioni di ipoglicemia. La concentrazione del glucosio nel sangue aumenta al di sopra dei livelli normali, passa nell’urina e viene così eliminato dall’organismo. Il corpo perde in questo modo la sua principale fonte di energia, pur essendoci paradossalmente un eccesso di glucosio nel sangue.
Vi sono 3 diversi tipi di diabete mellito:
– diabete di tipo 1: un tempo conosciuto come diabete insulino-dipendente o diabete giovanile, viene considerato una malattia autoimmune: il sistema immunitario attacca e distrugge le cellule beta del pancreas che producono l’insulina (il pancreas riesce a produrre solo piccole quantità di insulina o addirittura non ne produce affatto). Il paziente ha perciò bisogno di ricevere, attraverso iniezioni quotidiane, l’insulina che gli serve per poter sopravvivere. Si sviluppa più frequentemente nei bambini e nei giovani adulti, ma la malattia può presentarsi a tutte le età. Circa il 10% dei diabetici sono affetti dal diabete di tipo 1. I sintomi si manifestano in un breve arco di tempo, anche se la distruzione della cellula beta può essere iniziata molto tempo prima; questi i sintomi: sete intensa, aumento della produzione di urina, fame, perdita di peso, visione offuscata e stanchezza profonda. Se non viene diagnosticato e trattato subito con insulina, il soggetto affetto può andare incontro a coma e, in extremis, a morte;
– diabete di tipo 2: un tempo conosciuto come diabete mellito non insulino-dipendente, è la forma più frequente, circa il 90% di diabetici ne sono affetti. In Italia si stima che circa il 5,5-6% della popolazione soffra di diabete di tipo 2 ma solo la metà dei casi viene diagnosticata. Si sviluppa soprattutto negli adulti al di sopra dei 40 anni ed è più frequente oltre i 55 anni. Circa l’80% delle persone con diabete di tipo 2 è in sovrappeso. Il pancreas produce l’insulina ma, per diverse ragioni, le cellule non riescono ad utilizzarla in modo efficiente. Il risultato finale è l’aumento del glucosio nel sangue al di sopra dei valori normali e l’incapacità dell’organismo di utilizzare in modo efficiente la sua principale fonte di energia. I sintomi si sviluppano gradualmente e non sono così evidenti come nel diabete di tipo 1: sensazione di stanchezza o malessere, frequente bisogno di urinare (soprattutto di notte), sete inusuale, perdita di peso, visione offuscata, infezioni frequenti e lenta guarigione delle ferite.
– diabete gestazionale: è una forma di diabete che si sviluppa, o viene scoperto, durante la gravidanza. Generalmente, scompare al termine della gestazione, ma, solitamente, accade che le donne soggette al diabete gestazionale abbiano, poi, sviluppato, in età più avanzata, un diabete di tipo 2. Oltre al mellito, il più diffuso, esiste un altro tipo di diabete, quello insipido, più raro. A differenza del mellito, il diabete insipido non riguarda gli zuccheri e l’insulina ma i liquidi che non vengono trattenuti dall’organismo in quantità sufficienti al suo funzionamento: il sintomo principale, infatti, è costituito da una diuresi eccessiva. Questo è ciò che accade anche nel diabete mellito, ma con la differenza che in quest’ultimo accade perché c’è un eccesso di glucosio nelle urine: lo zucchero richiama acqua e aumenta la quantità di urina: in questo caso, la causa della malattia è la mancanza o il cattivo funzionamento dell’insulina. Nel diabete insipido, invece, il problema non risiede negli alti livelli di zucchero ma in un’alterazione della produzione o dei meccanismi di funzionamento dell’ormone ADH, chiamato anche ormone antidiuretico o vasopressina.
Vedi scheda informativa sul diabete:
https://www.dieta-dimagrante.com/alimentazione/alimentazione-e-diabete-la-malattia-del-millennio/