Fino a qualche decennio fa, e spesso accade ancora ora, si considerava l’amatissimo dolce degli dei causa di numerose patologie: si diceva facesse incredibilmente ingrassare, facesse venire i brufoli, e chi più ne ha più ne metta. In realtà in seguito a numerose ricerche sono emersi risultati davvero sorprendenti.
Prima di tutto è necessaria una precisazione: in questo articolo quando si parla di cioccolato si intende quello fondente, e non quello al latte. Questo perché oltre alla differenza constatabile nel gusto, il cioccolato al latte contiene ad esempio proteine del latte che impediscono l’assorbimento dei flavonoidi, sostanze antiossidanti che sono presenti nel cioccolato, ed è molto carente rispetto al cioccolato fondente di polifenolo, una sostanza che ha l’effetto benefico di ridurre la pressione sanguigna. Secondo uno studio del Journal of The American Medical Association si è infatti dimostrato che il cioccolato fondente ha la capacità appunto di ridurre la pressione del sangue, ottenendo un calo di 5 punti per la minima e di 2 per la massima: il cioccolato ha quindi effetti benefici sul nostro sistema cardiaco. Ma non è tutto.
Si è infatti sempre detto che il cioccolato faccia incredibilmente ingrassare; sicuramente il cioccolato ha un elevato contenuto calorico, dovuto alla presenza di grassi e zuccheri, ma non si deve dimenticare che questi grassi e zuccheri sono contenuti in tantissimi altri alimenti. In media 100g di cioccolato fondente contengono sulle 545 kcal, mentre 100g di crostata alla marmellata contengono dalle 250 alle 450 kcal, a seconda della marmellata utilizzata e a seconda che sia fatta in casa o meno. Il cioccolato è quindi sicuramente un alimento che se assunto in grandi quantità fa ingrassare, ma questo al pari di tanti altri dolci e cibi. Non è affatto vero perciò che il cioccolato debba essere assolutamente evitato in una dieta dimagrante, dal momento che un quadratino di esso apporta soltanto circa 25 kcal.
Infine, il cioccolato non ha niente a che fare con la comparsa di brufoli, poiché essi sono legati a sostanze ormonali prodotte direttamente dalle ghiandole della pelle e non da ormoni prodotti dalle ghiandole riproduttrici maschili o femminili. Per concludere, è bene ricordare cosa diceva Paracelso: E’ la dose che fa il veleno.