In una società in cui l’immagine è quanto di più prezioso una persona possa avere, una forma perfetta è senz’altro un must. Tuttavia molte persone tendono ad esagerare, dando spesso luogo a vere e proprie ossessioni. Non di rado tali ansie sfociano in patologie anche gravi come bulimia e anoressia, mali che spesso possono risultare fatali. Altre volte a voler dimagrire a tutti i costi è chi in realtà non ha alcun bisogno di perdere peso. Ecco perché è sempre consigliabile, prima di mettersi a dieta, consultare uno specialista della nutrizione o il proprio medico. Per definizione la dieta, come la intendiamo noi, è detta “ipocalorica” e non è altro che un regime alimentare restrittivo a scarso contenuto di calorie che tende alla perdita di peso corporeo nella persona che lo segue. Qualunque esperto non ha difficoltà ad affermare che, ciò nondimeno, dimagrire fa bene, a patto che si rispettino alcune regole fondamentali e che ciò non diventi una vera e propria psicosi. La dieta non deve diventare una “condanna a morte”. Va certamente seguita con rigore e disciplina ma affrontarla con stress e ansia non fa altro che rendere ancor più dure le privazioni cui bisogna comunque sottostare in regime dietetico. Vista come un percorso curativo indispensabile, la dieta diventa un lento e fruttuoso cammino che ha come unico scopo l’armonia e il benessere dello spirito e del corpo: una vera e propria cura, come se si assumesse uno sciroppo quando si è affetti da laringite. Molte persone, inizialmente scettiche o particolarmente scoraggiate, riacquistano fiducia proprio alle vista dei primi risultati, che possono essere letteralmente toccati con mano: l’organismo acquista regolarità, vigore, leggerezza, forza. È possibile svolgere attività prima impensabili (si pensi ad una corsa di 10 minuti prima e dopo una cura dimagrante. Riuscirà molto più facile e soprattutto salutare correre con qualche chilo in meno addosso!), si acquista la consapevolezza che ci si sta curando non solo per migliorarsi dal punto di vista estetico ma soprattutto fisico. È infatti certo ormai che l’eccesso di peso è causa di mali che possono degenerare in vere e proprie patologie, a volte anche fatali. Basti pensare ai morti causati ogni anno dagli infarti dovuti all’obesità. Non da meno sono i tumori dovuti all’aumento di peso.
I modelli di dieta dimagrante
Già Catone nel suo “De agri coltura”, risalente addirittura al II sec. a.C., suggeriva di seguire una dieta a base di legumi e cereali. Tuttavia, il regime alimentare restrittivo è una prassi prettamente moderna. Molti sono i modelli di dieta fra i quali scegliere (sempre sotto stretto controllo medico) ed ognuno presenta caratteristiche essenzialmente diverse per modalità di svolgimento e obiettivi. Non esiste una dieta che funzioni meglio di altre. Esistono però diete più o meno adatte al singolo individuo. Vediamone i più comuni:
- Dieta dissociata: prescrive di non assumere nell’ambito dello stesso pasto carboidrati e proteine contemporaneamente.
- Dieta high-carb: limita fortemente l’assunzione di grassi e proteine: è una delle più seguite.
- Dieta low-carb: dieta che prevede l’eliminazione quasi totale dei carboidrati, prescrivendo cibi ricchi di grassi e proteine.
- Dieta crudista: si assumono solo cibi crudi.
- Dieta del minestrone: utilizzata per far perdere velocemente peso ai malati in attesa di intereventi chirurgici. Si basa sull’assunzione giornaliera soltanto di un pasto composto solo da minestra di cavoli o altre verdure. È da evitare se non ci si deve preparare ad interventi chirurgici.
- Dieta macrobiotica: si basa sull’assunzione di cibi esclusivamente integrali o biologici. Prevalgono i vegetali e i cereali, la frutta e la verdura. I cereali vanno assunti ad ogni pasto.
- Dieta italiana: proposta nel 2003 dal Dott. Albanesi, ha lo scopo di regolare la dieta mediterranea, già salutare di per sé ma priva di indicazioni per limitare il peso corporeo.
- Dieta vegana: elimina completamente i cibi derivati direttamente o indirettamente da animali o dal loro sfruttamento. I “vegani” mettono al bando dunque anche latte, uova, miele, etc. Si può incorrere in gravi carenze di vitamine e di minerali, perciò va attentamente integrata con vitamina B12.
- Dieta a punti: inventata dal Prof. Razzoli, si basa sulla riduzione dei carboidrati e ad ogni 100 grammi di un determinato alimento vengono assegnati dei punti. La somma corrispondente dei punti per ogni alimento non deve superare una certa entità giornaliera (di solito dai 40 ai 60 punti).
- Dieta vegetariana: i vegetariani eliminano dalla loro alimentazione tutti i derivati della carne e del pesce ma non latticini e uova.
- Dieta Herbalife: Si basa sull’integrazione nutrizionale: i cibi oggi sono decisamente poveri di nutrienti e l’obesità e trattata come sindrome disnutrizionale.