Quando si parla di tossina, in generale, si intende una sostanza – che può essere prodotta da un organismo animale, vegetale o in alcuni casi microbico – decisamente nociva e dannosa per alcune specie.
La presenza nel sangue umano di tossine viene chiamata tossinemia o tossiemia e fornisce quadri clinici e prognostici tra i più disparati, per capire i quali può rivelarsi utile ricordare alcune delle tossine più pericolose per l’organismo:
* Micotossine: esse sono delle sostanze chimiche tossiche le quali vengono generate dai funghi e sono responsabili dei fenomeni di avvelenamento causati dal consumo di alcune specie fungine;
* Tossina ofidica;
* Tossina batterica;
* Tossina colerica;
* Tossina difterica, ovvero quella tossina in grado di localizzarsi a livello della faringe e nelle primissime vie respiratorie. Il batterio in questo caso non presenta alcuna tendenza alla diffusione, anche se la reazione distruttiva delle cellule della mucosa può essere molto intensa e creare grossi problemi di respirazione;
* Tossina della pertosse, responsabile – come è facile immaginare – della pertosse;
* Tossina botulinica, responsabile del botulismo, malattia causata da un’intossicazione alimentare;
* Tossina tetanica, prodotta da un batterio, il Clostridium tetani e chiaramente responsabile del tetano;
* Tossina streptococcica
* Tossina stafilococcica.
Dopo una breve descrizione delle tossine più importanti e responsabili di malattie più o meno comuni, possiamo passare alla classificazione delle tossine batteriche, ovvero quelle molecole nocive prodotte dai batteri, che possiamo suddividere in due grandi gruppi, quello delle ENDOTOSSINE e quello delle ESOTOSSINE.
Il primo gruppo rappresenta ed è costituito da componenti strutturali del batterio, le quali vengono rilasciate e liberate alla sua morte, e per questo vengono giudicate abbastanza pericolose; le esotossine, invece, non sono componenti strutturali, ma semplicemente delle sostanze rilasciate all’esterno dal batterio.
Volendo paragonare – per capire meglio – i due gruppi, diremmo che il gruppo delle endotossine è caratterizzato da natura lipidica, mentre quello delle esotossine da natura proteica, pertanto esse sono assolutamente idrosolubili; inoltre, mentre le endotossine sono termostabili (ovvero presentano una certa resistenza alle alte temperature) non si può dire la stessa cosa per le endotossine, che sono dette invece termolabili; di conseguenza, mentre le endotossine sono più resistenti, le esotossine denaturabili, se trattate con sostanze chimiche; ultima ma non meno importante differenza tra i due gruppi, è che le esotossine stimolano il nostro organismo a produrre anticorpi specifici, mentre ciò non avviene per le endotossine.
Le tossine possono generalmente agire per mezzo di meccanismi diversi:
* neurotossico, che avviene quando esse agiscono direttamente sul neurone o sulle sinapsi in senso inibente;
* emotossico, è il meccanismo che si rivela quando esse agiscono sul sangue determinando la distruzione di alcuni elementi figurati come i globuli rossi o alterando i sistemi di coagulazione.
* citotossico quando invece l’azione delle tossine è rivolta direttamente alla cellula