Snelle, affusolate, con una pelle compatta e muscoli armoniosi: sono queste le gambe ideali, sintesi di fascino e salute. Nella realtà, però, è difficile averle così; al contrario le gambe possono mostrare difetti più o meno evidenti: contorni un po’ troppo rotondi, cute senza tono, cuscinetti antiestetici. Ogni tipo di gamba ha delle caratteristiche da migliorare, agendo in modo diverso con le tecniche estetiche e chirurgiche più avanzate e mirate. Ecco tre tipi diversi di gambe: quelle sottili ma poco toniche, quelle un po’ troppo tornite e quelle dove il problema è il grasso localizzato, con i loro punti deboli e le soluzioni più indicate per combatterli.
Linee pesanti
Linee appesantite su tutta la gamba, cosce tornite ma anche polpacci e caviglie poco sottili. Questa tipologia molto comune è caratteristiche di chi ha un problema di linfedema. C’è dunque un ristagno della linfa e un accumulo di scorie nei tessuti: proprio per la presenza di liquidi in eccesso da alla gamba l’aspetto “gonfio” e la sensazione di pesantezza. In chi soffre di linfedema possono apparire altri disturbi che segnalano l’intossicazione da scorie di cui soffre l’organismo: fra questi sono sintomi da non trascurare l’alterazione del ciclo mestruale, il gonfiore ai piedi, che a volte sono anche dolenti, e gli attacchi di cefalea. Il gonfiarsi delle gambe e la perdita della definizione delle linee (cosiddette gambe a tronchetto), che si presenta soprattutto nelle giovanissime, è spesso causato da lipolinfoedemia. In questi casi non c’è soltanto un accumulo di liquidi e tossine negli arti inferiori ma anche un problema di cuscinetti adiposi e sovrappeso.
Per il lipolinfedema
Questo tipo di cellule dove si unisce il sovrappeso e il ristagno dei liquidi è causato da un eccesso di zuccheri nell’alimentazione. dolci ma anche farine raffinate il cui abuso può sbilanciare nell’organismo la produzione di insulina e altri delicati meccanismi ormonali. La prima cosa da fare è quindi perdere peso con una dieta lievemente iperproteica che ristabilisca anche i giusti livelli di zucchero nel sangue. Alla dieta si deve affiancare un ciclo di mesoterapia, microiniezioni sottopelle in cui viene iniettato un mix di farmaci drenanti, per smaltire i liquidi, e lipolitici, per ridurre gli accumuli adiposi. La mesoterapia riesce a veicolare i farmaci anticellulite sotto la pelle e raggiungere gli strati sottocutanei. Un ciclo di mesoterapia consiste in 10 sedute di circa 15 minuti l’una, da effettuare a cadenza settimanale. Ogni seduta costa circa 100 euro.
Combattere i liquidi in eccesso
Per valutare se davvero c’è un problema di insufficienza venosa e linfatica e quanto è serio si può effettuare un esame semplice e indolore: l’ecodoppler. Questo consente la visualizzazione dei vasi attraverso l’ecografia del sistema venoso. Quindi per riportare il sistema veno-linfatico in equilibrio bisogna sottoporsi per prima cosa a un ciclo di trattamenti di linfodrenaggio manuale. E’ un massaggio manuale, molto efficace contro la cellulite ma anche utile per disintossicare l’organismo stimolando l’intossicazione delle scorie. Prevede una serie di movimenti e compressioni mirati sulla cute per stimolare il sistema linfatico e aiutarne il corretto funzionamento. Il trattamento tipo prevede un ciclo di almeno 20 sedute di un’ora circa. Il prezzo di una seduta è circa 60 euro. Al linfodrenaggio, per un trattamento ancora più efficace e completo, si può abbinare una seduta da 20 minuti di presso terapia. Consiste nell’introdurre le gambe in speciali gambali che si gonfiano e sgonfiano alternativamente per depurare gli arti dalla linfa e dalle tossine ed effettuare una ginnastica vascolare passiva. Una seduta costa circa 80 euro, il trattamento va ripetuto una volta a settimana. Molto utile è anche la micro vibrazione compressiva. Si tratta di una metodica che punta a migliorare l’elasticità e la resistenza della pelle mediante le oscillazioni e le compressioni prodotte da un rullo dotato di microsfere. Oltre a stimolare il deflusso della linfa e quindi l’eliminazione delle tossine, il movimento delle microsfere sulla cute aumenta l’ossigenazione dei tessuti. Una seduta costa circa 100 euro e va ripetuta una volta alla settimana per 6 settimane.
Gambe poco toniche
In questo tipo di gambe la cellulite si unisce a uno scarso tono muscolare. Questo è evidente soprattutto nella parte superiore della gamba, nella zona delle cosce: la cute appare poco tesa, i muscoli impoveriti, i contorni perdono nettezza. Quando la naturale tonicità dei muscoli viene meno, l’aspetto della cute si altera: i segni della cellulite, la buccia d’arancia e le irregolarità della pelle appaiono più evidenti. La pelle delle gambe, senza la tensione data da muscoli ben delineati, appare svuotata, rilassata. Nello stesso tempo il metabolismo cellulare rallenta e quindi il nutrimento dei tessuti viene meno. La cellulite associata a scarso tono muscolare è tipica soprattutto delle donne magre in cui si assottiglia troppo quel sottile strato di tessuto adiposo sottocutaneo, tipico del corpo femminile, localizzato soprattutto sulle cosce e sui fianchi.
Gambe con adiposità localizzate
Linea snella, buon tono muscolare ma contorni rovinati da accumuli localizzati di grasso: cuscinetti sulle cosce o sulla zona delle ginocchia. Questi problemi possono essere costituzionali che si presentano soprattutto nelle donne mediterranee. Per chi ha questo tipo di gamba l’obiettivo non è dimagrire ma affinarsi soltanto dove serve per eliminare i cuscinetti, ciò lo si può fare con una tecnica chirurgica: la liposcultura.