Nelle prime settimane di gravidanza le donne vivono situazioni contrastanti e ambigue; tante sono le emozioni e gli stimoli a cui il corpo femminile viene sottoposto come dubbi, ansia, gioia e paure. Con la gravidanza il corpo della donna subisce una serie di modificazioni chiamate fenomeni gravidici. Diversi sono i segnali di una possibile gravidanza in corso, il più delle volte, però, questi segnali non vengono recepiti dall’organismo femminile poiché sono molto simili ai sintomi premestruali. Non sempre è così; alcune donne, infatti, riescono a capire con precisione i sintomi avvertiti dal loro corpo e, quindi, riescono a capire con precisione che gli stessi sono diversi da quelli premestruali. Ma quali sono i sintomi di una gravidanza in corso? Come accorgersene prima di effettuare il test? I sintomi che testimoniano una gravidanza in corso sono molteplici e non uguali per tutte le donne. Vi elenchiamo qui di seguito tutti i sintomi che potrebbero segnalare una gravidanza in corso: – amenorrea, ossia l’assenza di ciclo mestruale. E’ uno dei segni più importanti per accorgersi dell’inizio di una gravidanza specie se la paziente ha un ciclo regolare oppure se la stessa ha avuto rapporti sessuali nel periodo di fertilità. A volte, però, capita che in alcune donne gravide si verifichino delle perdite ematiche che simulano il ciclo mestruale; questo si verifica nel 7% circa delle donne. Le stesse, tuttavia, si rendono conto che c’è qualcosa di anomalo poiché lo pseudo ciclo mestruale dura soltanto uno/due giorni. In realtà, in questi casi si verificano perdite ematiche causate dall’annidamento dell’embrione nell’utero; – pesantezza addominale, avvertibile come una sorta di tensione addominale, visibile con un gonfiore causato dai primi sbalzi ormonali che si sviluppano con l’impianto embrionale. Si tratta di una sintomatologia molto ambigua e facilmente confondibile con la stessa pesantezza addominale che caratterizza il periodo premestruale; – stanchezza, molto comune alle donne in gravidanza; si tende, infatti, a non riuscire a tener testa alla routine giornaliera e, quindi, si tende a modificare le proprie abitudini quotidiane. Anche questo sintomo, però, è ambiguo e facilmente confondibile con quello premestruale; – frequenza urinaria, manifestatile alcuni giorni prima del salto del ciclo mestruale. E’ un sintomo molto comune alle donne in gravidanza; – turgore mammario, ossia l’ingrossamento del seno che diventa sempre più turgido e teso a causa dell’azione del progesterone. Può manifestarsi diversi giorni prima dell’interruzione del ciclo mestruale ed è facilmente confondibile con il classico turgore mammario premestruale; – stipsi, ossia stitichezza prolungata. Rilevabile soprattutto nelle pazienti che sono sempre regolari; – nausea e vomito, sono i sintomi più tangibili di un inizio di gravidanza (il 50% delle donne in gravidanza ne soffre). Per alcune pazienti la nausea può essere il primo sintomo di gravidanza, avvertito ancor prima dell’interruzione del ciclo mestruale; – sensibilità agli odori, ovvero una specie di nausea degli odori: accade che gli odori, una volta percepiti come gradevoli dal vostro olfatto, risultino sgradevoli e fastidiosi, dandovi una sensazione di disgusto e nausea; – aumento persistente della temperatura, che va dalla seconda metà del ciclo mestruale ad oltre il periodo di concomitanza dello stesso (mancato). Per riscontrare questo sintomo bisognerebbe monitorare la temperatura sin dall’inizio del ciclo. Se hai riscontrato tali sintomi, anche solo parzialmente, ti consigliamo di effettuare una visita ginecologica o, ancor prima, di sottoporsi ad un test di gravidanza. Tuttavia, potresti essere incinta anche senza aver avvertito alcun sintomo sopra citato poiché la loro comparsa potrebbe arrivare in un secondo momento. Se, quindi, non hai riscontrato alcun sintomo ma hai dei dubbi in merito ad una possibile gravidanza in corso di consigliamo di eseguire uno di questi test: – analisi di laboratorio, che evidenziano nel sangue il tasso di gonadotropina corionica (HCG), ossia l’ormone della gravidanza, stabilendo, in questo modo, la data di inizio del concepimento; – test delle urine, reperibili in farmacia: si basano sul rinvenimento dell’ormone HCG nelle urine (presente nelle urine quando l’embrione è già installato nell’utero, ovvero dieci giorni dopo la fecondazione). E’ consigliabile effettuare questo test al mattino poiché la concentrazione dell’ormone HCG risulta maggiore.
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