La dieta iposodica

La dieta iposodica è una dieta povera di sodio, che potrebbe rappresentare un ottimo rimedio per prevenire alcune patologie cardiocircolatorie o semplici inestetismi femminili annessi alla ritenzione idrica. Forse non tutti sanno che il 60% del sodio assunto giornalmente si localizza negli spazi extracellulari, aumentandone, così, l’osmosi del plasma e dando vita all’ipertensione, oltre che a gonfiori e ritenzione idrica. Sottoporsi alla dieta iposodica non significa essenzialmente limitare il quantitativo di sale da cucina ma anche eliminare totalmente, o il più possibile, il consumo di tutti quegli alimenti che contengono sale nella preparazione industriale. Ad essere, perciò, esclusi dalla dieta sono gli insaccati, i formaggi (specie quelli stagionati), le carni, le conserve in scatola, i pesci grassi (l’anguilla e il capitone per esempio), i molluschi e i crostacei. Tra i farinacei bisogna totalmente escludere i cibi elaborati come i crackers e tutti gli altri prodotti da forno prodotti industrialmente, i tortellini, i ravioli e altri tipi di pasta ripiena. Nella dieta iposodica particolare attenzione va rivolta anche ai condimenti: da evitare tutti i condimenti essenzialmente grassi come il burro. Ben accetti nella dieta iposodica sono le carni magre, quali vitello, manzo, pollo, tacchino; i pesci magri, quali la sogliola, il merluzzo; i formaggi freschi come la mozzarella, il latte scremato, la ricotta; la pasta, il riso, la frutta e la verdura. Per la cottura dei cibi è preferibile il vapore o la griglia, mentre per il condimento degli stessi consigliamo l’olio crudo.