Home Alimentazione - Nutrizione Alimentazione macrobiotica – cos’è e cosa può provocare

Alimentazione macrobiotica – cos’è e cosa può provocare

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La dieta macrobiotica è un regime alimentare centrato essenzialmente su cereali, vegetali, legumi e cibi appartenenti alla tradizione giapponese. Con l’obiettivo di porre l’organismo in uno stato di benessere e in uno di equilibrio tra lo star bene fisico e mentale, la dieta macrobiotica, infatti, si basa essenzialmente sul principio orientale secondo cui la salute dipende dall’equilibrio delle due forze vitali contrapposte, Yin e Yang. Questa linea di pensiero, che si accosta al regime alimentare, fu subito presa a modello in India, Africa ed Europa sotto il nome di macrobiotica. Alimentazione macrobiotica - cos'è e cosa può provocareQuesta teoria, così da tutti stimata, è il frutto degli studi intrapresi da un ragazzo giapponese, George Ohsawa, studente in filosofia. Dopo essere guarito dalla turbercolosi, attribuì il suo stato di guarigione ad una dieta basata sui principi delle pratiche spirituali della medicina orientale.  Solo una semplice coincidenza che George ha voluto mettere in evidenza, senza alcuna dimostrazione scientifica, infatti, si parla solo di coincidenza, non di certezza. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, la dieta macrobiotica fece il suo ingresso anche negli States e da allora si è radicata in tutti i Paesi statunitensi, connotandosi, negli anni ’70, come un fenomeno di costume. Il termine “macrobiotica” significa letteralmente “tecnica di lunga vita” (dal greco makros = lungo e bios = vita) e pone gli accenti sul mantenimento dell’equilibrio tra le opposte e complementari energie Yin e Yang che governano l’universo e quindi anche la salute dell’organismo. Secondo la dieta macrobiotica ciascun alimento appartiene ad una delle due energie, Yin e Yang. La dieta macrobiotica vieta il consumo di alimenti appartenenti alle categorie Yin e Yang. Appartengono alla categoria Yin tutti quegli alimenti dal sapore strettamente acido, amaro, molto dolci o aromatici; ancora, quelli che hanno un sapore salato, poco dolce o piccante e si caratterizzano per un’abbondante dose di sodio. Con la cottura degli alimenti aumenta l’energia Yang, regolata dall’alternarsi delle stagioni: maggiore in inverno, media in primavera e autunno, minore in estate. Appartengono alla categoria Yang tutti quegli alimenti prodotti e trasformati dall’industria, come zucchero raffinato, margarina; alimenti di derivazione animale, ossia tutte le carni in generale, uova, latte e derivati, miele; vieta il consumo di bevande alcoliche, l’aceto, le bibite zuccherate, il caffè. Tutti questi divieti verso i prodotti derivanti dal lavoro dell’industria alimentare derivano dal concetto secondo cui i processi della lavorazione industriale alterano gli equilibri energetici degli alimenti. I cibi che la macrobiotica considera più bilanciati da un punto di vista energetico, e quindi più idonei all’alimentazione dell’uomo, sono i cereali, i vegetali freschi e i legumi. Secondo questa disciplina dietetica, uno squilibrio dei flussi energetici presenti nel corpo determina l’insorgenza delle patologie. La guarigione e la salvaguardia di uno stato di salute possono essere ottenuti quando l’alimentazione e lo stile di vita permettono il riequilibrio delle energie. Da non confondere questo regime alimentare con quello vegetariano: essa, infatti, non esclude il consumo saltuario di pesce o di altri organismi di origine marina. Tra gli alimenti appartenenti alla tradizionale cucina giapponese, la macrobiotica predilige il riso (a base di soia fermentata e cereali), la salsa di soia, il tofu (formaggio di soia), alghe marine e radici conservate. I cibi macrobiotici vengono consumati senza essere sottoposti a surgelamento, all’aggiunta di additivi e, in particolar modo, di dolcificanti artificiali. Le modalità di cottura preferite sono la cottura a vapore o al forno e se gli alimenti devono essere dolcificati, si utilizza zucchero di canna o composti dolci come lo sciroppo d’aceto o di riso; al posto del caffè e del si preferisce consumare verde o caffè d’orzo. Per i suoi divieti e i suoi limiti, il sottoporsi rigorosamente a questo tipo di regime alimentare può portare all’insufficienza di alcuni elementi, come vitamine, amminoacidi essenziali e calcio, provocando, di conseguenza, la comparsa di stati di avitaminosi o di malnutrizione (soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza). Perciò, se si è intenzionati a seguire una dieta macrobiotica per perdere peso, è opportuno consultare il medico curante o un nutrizionista qualificato, che serva per la prescrizione di eventuali sostanze integrative, indispensabili per non andare incontro a carenze o problematiche appena citate.

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