Le diete low carb sono diete a basso contenuto di carboidrati e si basano sul maggiore utilizzo e indice di sazietà dei grassi e delle proteine.
Da alcuni studi sulla dieta low carb, condotti dalla Dott.ssa Linda Stern’s al Philadelphia Veteran’s Administration Hospital, si è dimostrato che i pazienti che seguivano questo regime alimentare perdevano peso durante i primi sei mesi, mantenendolo poi ad un livello costante per tutto il periodo successivo. In questo studio si è anche riscontrato un miglioramento del quadro lipidico, cioè del colesterolo (HDL), con riduzione delle LDL e dei trigliceridi. Anche un secondo studio sulla dieta low-carb ha dimostrato risultati analoghi ai precedenti. Infatti, i pazienti che seguivano la dieta low-carb non solo sono diminuiti di peso, ma hanno anche migliorato il proprio profilo lipidico.
La dieta low-carb prevede l’utilizzo di fibra alimentare con lo scopo di potenziare l’effetto della dieta in oggetto e contribuire a ridurre il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari, attraverso l’abbassamento dei livelli della Proteina C-Reattiva (marker per le malattie cardiovascolari).
Le diete low-carb, infine, promuovono l’utilizzo di grassi insaturi, come gli omega 3, e prevedono l’utilizzo di carboidrati complessi.
Recentemente, due studi, pubblicati nella prestigiosa rivista scientifica Annals of Internal Medicine, supportano l’approccio alla riduzione del peso attraverso le diete a basso apporto di carboidrati. Questi due studi confermano quello che molti sanno attraverso la propria esperienza personale o per esperienza indiretta, e cioè che le diete low-carb, rappresentano un’ottima scelta, sia dal punto di vista alimentare che scientifico, in quanto questa dieta risulta corretta per affrontare la perdita di peso.
I risultati ottenuti dalla Dott.ssa Linda Stern’s al Philadelphia Veteran’s Administration Hospital sono decisamente interessanti: il gruppo sottoposto a dieta low-carb, aveva perso fra le 11 e le 18 libbre (fra circa 5 e 8 kg) e l’altro gruppo aveva perso mediamente fra le 7 e le 18 libbre ( fra 3 e8 kg) dopo un periodo di dieta di 6 mesi.
Interessante fu il fatto che chi seguiva la dieta low-carb, perse il proprio peso nei primi sei mesi, rimanendo poi allo stesso livello di peso, senza riprendere vecchi chili.
Lo studio dimostrò inoltre ci sono ulteriori benefici per tutti coloro che scelgono questa dieta come regime alimentare dimagrante. I benefici, in particolare, sono stati riscontrati sul profilo lipidico del sangue, con un netto miglioramento del colesterolo buono HDL, riduzione di quello cattivo LDL e dei trigliceridi, permasero per un intero anno e furono più significativi rispetto a quelli ottenuti nella dieta tradizionale.
In un secondo studio condotto da un gruppo di ricercarori alla Duke University, 120 pazienti furono messi a dieta seguendo delle classiche diete a basso apporto lipidico e una low-carb, quindi a basso apporto di carboidrati per circa sei mesi. Dopo questo considerevole lasso di tempo, i pazienti che seguivano la dieta low-carb, persero una media di 26.4 libbre (pari a circa 13 kg), mentre i pazienti che seguivano una dieta a basso apporto lipidico persero mediamente 14.3 libbre (circa 7 kg). Come si era visto anche nel precedente studio, il profilo lipidico dei pazienti in low-carb risultò migliorato rispetto all’altro gruppo.
L’utilizzo delle fibre nelle diete low-carb porta influisce beneficamente sul sistema cardiovascolare oltre che sul profilo lipidico. Infatti le fibre non sono solo importanti per una corretta digestione, ma anche per il sistema cardiovascolare. Uno studio pubblicato nel numero di Maggio del Journal of Nutrition, indica che un adeguato consumo di fibre, diminuisce il livello di proteina C-Reattiva, un marcatore che segnala lo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Molte opinioni sulla dieta low-carb sono negative, in relazione anche e soprattutto con il mercato dello zucchero, che dovrebbe essere in ribasso a causa di questo regime alimentare. Ma, al di là dei pareri negativi e contrastanti le imponenti prove scientifiche che ruotano a sostegno di tale regime alimentare, bisogna tener conto che l’alimentazione fornita dalla dieta low-carb tende a diminuire lo sgradevole fenomeno del sovrappeso. Infatti, bisogna considerare che negli ultimi 30 anni, nonostante la filosofia alimentare legata alle diete a basso apporto lipidico e ad alto tenore di carboidrati, sponsorizzato dal governo e dalla medicina ufficiale, si è giunti ad una spaventosa incidenza dell’obesità, una sorta di epidemia contagiosa del diabete e delle malattie cardiovascolari in continuo aumento. Tutti questi dati non possono far altro che farci riflettere su quanto sia inopportuno il nostro piano alimentare.
Le diete low carb promuovono un rapido calo di peso in quanto l’apporto energetico quotidiano diminuisce a fronte di una limitata scelta degli alimenti, ad esclusione di tutti i cibi ricchi di carboidrati, come cereali, farinacei e buona parte della frutta. Il rapido calo di peso è dovuto anche alla sintesi massiccia di corpi chetonici, in particolare di Β-idrossibutirrato, il quale riesce a sopprimere il senso di fame. Anche l’elevato apporto di proteine contribuisce ad allontanare lo stimolo della fame, con un effetto anoressigeno superiore rispetto a lipidi e carboidrati. Il peso corporeo diminuisce per l’impoverimento di acqua e glicogeno: nei primi 7 o 14 giorni che seguono l’inizio delle diete low carb si assiste al progressivo esaurimento delle riserve epatiche e muscolari di glicogeno. Tali depositi ammontano a circa 350-500 grammi. Dal momento che ogni grammo di glicogeno lega circa tre grammi di acqua, la deplezione di queste scorte fa diminuire il peso corporeo di uno o due kg.
Si tratta, in realtà, di un dimagrimento fittizio in quanto non è accompagnato da una reale perdita di massa adiposa. Il peso corporeo diminuisce a causa del catabolismo muscolare: similmente alle diete ipocaloriche, anche le diete low-carb si accompagnano, inevitabilmente, ad una riduzione della massa muscolare, che viene intaccata per ricavare energia e glucosio da alcuni degli aminoacidi che la compongono. Va detto, però, che l’elevato apporto proteico che caratterizza le diete low-carb risparmia molto più tessuto muscolare rispetto alle diete ipocaloriche.
Per questo motivo, è stato ipotizzato che, grazie anche al potere saziante e all’effetto termogeno superiore, tra le diete low-carb siano da preferire quelle più ricche di proteine. Il peso corporeo diminuisce a fronte di un calo delle riserve adipose: le modificazioni metaboliche indotte dalle diete low fat, associate al minor apporto calorico, favoriscono l’ossidazione delle riserve lipidiche e la conseguente diminuzione del peso corporeo.
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