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Gli alimenti giusti per la crescita del neonato

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Lo svezzamento rappresenta nell’alimentazione del lattante un momento delicato, transitorio, in cui il bambino si abitua gradualmente a cibi nuovi, diversi dal latte per sapore e consistenza e impara ad alimentarsi in modo diverso con il cucchiaino.
In sostanza, con lo svezzamento inizia un periodo che porterà il bambino a modificare radicalmente le sue abitudini alimentari, avvicinandolo lentamente alla dieta dell’adulto.
In un momento così importante, l’attenzione delle mamme, sostenute dalla guida del pediatra, deve essere rivolta alla scelta degli alimenti più sicuri e adeguati alle reali capacità digestive e metaboliche del bambino.
I pediatri consigliano di iniziare lo svezzamento con alimenti sicuramente tollerabili, privi cioè di sostanze che possono creare inconvenienti alimentari al bambino.
Bisogna stare attenti, ad esempio, al sale: una dieta ricca di sale da cucina nell’infanzia sembra predisporre ad un aumento della pressione arteriosa nell’età adulta.
Per motivi precauzionali, inoltre, si consiglia di cominciare lo svezzamento con prodotti privi di glutine. Il glutine è una proteina contenuta nel frumento, nell’orzo, nell’avena. In bambini già predisposti, la presenza di questa proteina potrebbe causare l’insorgenza d’intolleranza.
I cereali, come il riso, il grano, il mais, l’orzo e l’avena sono alimenti tradizionali che da sempre costituiscono la base per la preparazione delle prime pappe per neonati.
La crema di riso è da sempre considerata la farina più digeribile e quindi ideale per il primo incontro del bambino con i cereali: l’assenza di glutine ne consente un uso precoce sia per l’integrazione del latte che per la preparazione di pappe. La crema di riso è anche molto utile quando il bambino presenta disturbi intestinali per la sua azione astringente.
A partire dallo svezzamento, la carne è senza dubbio uno degli alimenti cardine della dieta del bambino perché apporta sostanze utili per la crescita come proteine ad alto valore biologico, sali minerali e soprattutto ferro.
Tuttavia, la carne, così com’è non è somministrabile ad un bambino di pochi mesi: deve essere opportunamente frantumata in particelle piccolissime che risultino di facile ingestione e digestione.
Tutto ciò si realizza con l’omogeneizzazione, che trasforma la carne in una purea morbida e cremosa. Nei primi mesi si consigliano anche i liofilizzanti, ossia carni omogeneizzate alle quali si aggiunge una piccola quantità di farina di riso per assicurare al prodotto ricostituito in liquido scelto, ossia latte o brodo, la giusta cremosità. Sono, inoltre, arricchiti con calcio, ferro e vitamine del gruppo B che completano le caratteristiche nutritive del prodotto. Possono essere somministrati con sicurezza già dall’inizio dello svezzamento perché non contengono glutine né sale aggiunto.
Il biscottino granulato, per le sue caratteristiche nutritive, per la digeribilità, solubilità e sicurezza è adatto per arricchire sin dallo svezzamento il latte o per essere aggiunto al latte formulato quando il pediatra lo ritenga opportuno.
Il biscottino granulato è nutriente perché contiene proteine in gran parte di origine animale di elevato valore biologico e una miscela ben equilibrata di zuccheri cui risponde alle raccomandazioni nutrizionali di un uso moderato dello zucchero. Il biscottino granulato è, inoltre, arricchito con vitamine del gruppo B, ferro, calcio e fosforo per tenere conto della necessità del piccolo organismo in formazione.
Il biscottino granulato è assolutamente privo di glutine e di alimenti non adatti al bambino in età precoce, quali ad esempio l’uovo.
E’ digeribile grazie all’impiego della farina di riso diastasata, cioè predigerita, che assicura un elevata e rapida assimilazione.
Specialmente nel suo primo anno di vita, è molto importante per il bambino la frutta. Attraverso la frutta, il bambino può apportare i suoi vitamine, zuccheri e sali minerali, preziosi per la sua salute.
La frutta omogeneizzata è arricchita con vitamina C, che esalta le caratteristiche nutrizionali della stessa. La frutta omogeneizzata è assolutamente priva di conservanti, in linea con le disposizioni vigenti sui prodotti dietetici: è, infatti, il confezionamento sottovuoto e la sterilizzazione che ne assicura la conservazione nel tempo fino al momento d’uso. Infatti, una volta aperto, il vasetto deve essere riposto in frigorifero e consumato entro le 24 ore.
Molti pediatri consigliano di aggiungere alla pappa, fin dall’inizio dello svezzamento, un formaggino. Infatti, il formaggio, che contiene i principi del latte arricchisce la pappa di proteine e di sali minerali utili alla crescita. Naturalmente, anche il formaggino, come altri alimenti per lattanti, deve rispondere a precisi requisiti: sicuro valore nutritivo, facile digeribilità e sicurezza igienica. Si consiglia, in particolare, un formaggino ipolipidico, cioè con meno grassi, compensati da un alto contenuto proteico (tutte proteine del latte), di sali minerali, specie calcio e fosforo, e dalla integrazione con vitamina A e con vitamina E. La sicurezza del formaggio ipolipidico è garantita dall’assenza di polifosfati che altrimenti imporrebbero un superlavoro ai reni del neonato.
Il fabbisogno idrico del neonato e, in generale, del bambino nei primi anni di vita, raccomanda l’impiego di liquidi che soddisfino in maniera sana e gradevole il suo desiderio, ma anche necessità, di bevande ed il conseguente ripristino delle perdite, particolarmente elevato in questa età. Le bevande di pratico impiego e rapida preparazione, spesso pre-dolcificate e solubili all’istante, sono le tisane, la camomilla, e il tè deteinato.

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