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La fame: l’istinto e le patologie. La fame patologica

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L’appetito e la fame sono due pulsioni primarie, entrambe riconducibili all’istinto di sopravvivenza ma spesso erroneamente identificate. L’appetito è una sensazione piacevole, una disposizione positiva del corpo e dello spirito nei confronti dell’alimentazione. La fame è una sensazione sgradevole e, talvolta, dolorosa, un bisogno fisico imperioso. Quando le riserve nutritive del corpo scarseggiano, il cervello invia segnali di fame. I segni della fame sono facilmente riconoscibili: ci si sente tesi, a volte irritabili, e si prova una sensazione di vuoto allo stomaco. L’appetito e la fame sono regolati dall’ipotalamo, la parte del cervello che agisce sul sistema endocrino e su altre funzioni dell’organismo. Anche l’abitudine può influire sulla fame: il fatto di mangiare sempre alla stessa ora fa sì che all’avvicinarsi di tale ora si possa provare la sensazione della fame. All’origine della fame vi è un calo di glucosio nel sangue, che può essere accentuato da:

· gli sforzi fisici,

· dal freddo,

· dallo stress,

· dal digiuno.

La fame può anche essere un fenomeno patologico, legato a varie malattie.

Quali sono le cause della fame patologica
· Bulimia: la bulimia è un disturbo dell’alimentazione caratterizzato da un desiderio irresistibile di ingerire enormi quantità di cibo, per poi espellerlo con il vomito autoindotto o facendo ricorso ai lassativi. Essa colpisce soprattutto le ragazze giovani e può durare per diversi anni. Questo disturbo, ancora poco conosciuto, sarebbe dovuto a una combinazione di fattori psicologici e, forse, ormonali. La frequenza degli attacchi bulimici può variare da una o due volte alla settimana a diverse volte in un giorno. La bulimia è oggi ritenuta in stretto rapporto con l’anoressia e compresa nella categoria dei disturbi dell’alimentazione. I bulimici vivono spesso in uno stato di depressione grave, e tra questi pazienti è alta la percentuale dei suicidi;

· Mucoviscidosi: si tratta di una malattia ereditaria che si manifesta nella prima infanzia. E’ dovuta a una disfunzione delle ghiandole esocrine che secernono la saliva,il muco e il sudore. La malattia, tra l’altro, ostacola l’afflusso di certi enzimi nell’intestino tenue. A causa di ciò, il bambino risulta totalmente incapace di digerire e di metabolizzare gli alimenti e presenta un ritardo nella crescita e nello sviluppo ponderale, nonostante abbia un grande appetito e si nutra molto abbondantemente;

· Depressione: gli sconvolgimenti emotivi comportano spesso un’alterazione delle abitudini alimentari. In particolare, la depressione può indurre a rifiutare il cibo così come a ricercarvi conforto. Si tratta di reazioni normali che scompaiono non appena il problema originario sia stato risolto;

· Diabete: il diabete consiste in una insufficiente produzione di insulina, ormone prodotto da alcune cellule del pancreas, o nell’incapacità, da parte dell’organismo di utilizzare correttamente l’insulina prodotta. Esistono due tipi di diabete: il diabete insulinodipendente, caratterizzato dal blocco della produzione di insulina, e il diabete non insulinodipendente, che colpisce gli adulti e consiste nell’incapacità di utilizzare l’insulina prodotta dal pancreas. In quest’ultimo caso, l’organismo non riesce a metabolizzare correttamente il glucosio, la sua principale fonte di energia che, quindi, comincia a scarseggiare, provocando una fame esagerata;

· Farmaci: alcuni farmaci influiscono sull’appetito: di solito ne comportano un calo, ma vi sono farmaci che producono l’effetto opposto. I corticosteroidi, per esempio, stimolano la fame, il che spiega come mai i pazienti sottoposti a terapia cortisonica tendono a ingrassare;

· Ipertiroidismo: l’ipertiroidismo, che consiste in una produzione eccessiva dell’ormone della tiroide, comporta una perdita di peso, nonostante il notevole appetito. E’ anche causa di grande nervosismo, di instabilità emotiva, di abbondante traspirazione, di vampe di calore e di una certa iperattività. Questo disturbo colpisce soprattutto le donne giovani;

· Malattie della digestione: tutte le malattie che riguardano lo stomaco, il duodeno o il pancreas possono comportare una fame incontrollabile, dolorosa e molto difficile da calmare con il cibo. I farmaci anti- acidi e soprattutto gli inibitori della secrezione gastrica più recenti si sono rivelati efficaci.

Quando si verifica un aumento della fame
Ci sono alcuni periodi della vita in cui si verifica un eccesso di fame, come per esempio:

·  Prima dell’adolescenza: fra i 9 e 12 anni, c’e un periodo in cui aumenta la fame a causa del cambio ormonale interno e il picco di crescita;

·  Durante l’adolescenza: la fame colpisce più i ragazzi che le ragazze. La fame è constante durante l’adolescenza, e sembra non avere mai sazietà;

·  Durante la gravidanza: le famose “voglie”, che spingono a mangiare determinati alimenti nella gravidanza;

·  In autunno e in inverno: aumenta la sensazione di fame, a causa della mancanza di luce, che porta a un calo degli ormoni che ci rendono felici. La tristezza porta a mangiare di più;

·  Durante il ciclo mestruale: quando si avvicinano le mestruazioni aumenta la fame. Questa fame è causata dall’oscillazione di serotonina;

·  In caso di rottura sentimentale: in alcune persone, dopo la rottura di un rapporto, aumenta la sensazione di fame;

·  Durante la menopausa: l’aumento di peso in menopausa si deve all’aumento della fame e del desiderio per il cibo.

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